11/16 novembre | RESIDENZA con Restituzione privata in forma di studio
VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE
uno spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri
con la creazione cinematografica di Davide Crudetti
con la partecipazione in video di Ida Palmisano, Tonino Lombardi, Maria Bani,Raffaele Cataldi, Chiara Petillo, Donato Caramia, Virginia Rondinelli
musiche originali Gaspare Sammartano
progettazione e realizzazione scene Paola Villani
luci Raffaella Vitiello
suono Hubert Westkemper
direzione tecnica Martin Emanuel Palma
assistenza tecnica Alessio Troya
collaborazione artistica Gabriele Paolocà
materiale d’archivio famiglia Di Mitri
produzione Cranpi
in coproduzione con A.M.A. Factory
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena”
in collaborazione con ZaLab, Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi
con il sostegno di A.n.t. “Primavera Non Bussa”, Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), Teatro delle Forche, TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini
un ringraziamento speciale a Giovanna Vucci, Silvia Di Mitri, Daniele Di Mitri, Maria Rosaria Di Mitri
ANTEPRIMA: Festival AstiTeatro 2022
PRIMA NAZIONALE: Romaeuropa Festival 2022
Vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo
Menzione speciale e Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020
Vincitrice Bando A.n.T. “Primavera Non Bussa” 2020
Vincitore TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea 2020
Progetto speciale TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea 2021
Artisti nei Territori “Bildungsroman”/ Teatro delle Forche 2021
Residenza Kilowatt Festival 2021
Vita Amore Morte e Rivoluzione è uno spettacolo di teatro documentario che intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico. Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, la regista Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia famigliare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto e documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste.
Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto; una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.
Riuso dei materiali d’archivio
Il progetto parte dal recupero, lo studio e il riuso di materiali d’archivio storico e familiare con l’intento di salvare e trasmettere, attraverso il teatro e l’uso di dispositivi digitali, un patrimonio visivo molto spesso nascosto e inaccessibile e restituendo, attraverso il recupero della memoria, un ritratto inedito del nostro Paese. Il progetto si concentra soprattutto sui materiali d’archivio famigliare, composti da filmati amatoriali, fotografie, diapositive e racconti tramandati oralmente, che rappresentano un’eccezionale testimonianza sociale e culturale del mondo a cui appartengono, pezzi importantissimi di memoria collettiva, documenti per osservare i cambiamenti di una collettività e di un territorio, per guardare alla storia italiana da un’ottica microsociale e ad altezza d’uomo.
L’approccio partecipativo|Cartografie
Vita Amore Morte e Rivoluzione è un progetto nato attivando una politica di ascolto, con la convinzione che le persone, la loro conoscenza e la loro competenza siano la risorsa principale di un luogo.
Durante la prima fase d’indagine lo spettacolo si è nutrito di incontri, visioni, persone, realtà che abitano il territorio tarantino e con le quali si è giocato a costruire una mappa emotiva e affettiva grazie al progetto Cartografie, un ciclo di workshop svolti al Teatro Crest di Taranto e il Teatro delle Forche di Massafra.
Con l’idea che Taranto sia una città, dall’antichità ad oggi, più volte scritta e cancellata, condannata a un destino particolare proprio perché particolare si presenta la sua geografia, si è giocato a immaginare come a questa struttura evolutiva urbanistica ne possa corrispondere una umana ed emotiva.
Il progetto Cartografie è nato in collaborazione con Davide Crudetti, socio di ZaLab associazione per la produzione, distribuzione e promozione di documentari sociali e progetti culturali.
Il Teatro documentario di Paola Di Mitri | tra teatro e cinema
Vita Amore Morte e Rivoluzione è un progetto pensato mettendo assieme due linguaggi e pratiche differenti: le arti sceniche e le tecniche cinematografiche. La sinergia di questi due linguaggi dà vita a un teatro documentario in grado di mettere al centro della ricerca la possibilità di narrare grazie a un metodo di creazione partecipativa utilizzando il linguaggio della narrazione teatrale e le tecniche di ripresa documentaria.
Obiettivo della ricerca è la composizione di una uno spettacolo documentario capace di far dialogare il teatro con il cinema del reale, cercando di dare ai due linguaggi quello che naturalmente non hanno nei propri codici espressivi: al cinema la presenza reale e in carne ed ossa dell’attore, e al teatro la possibilità di andare oltre la scatola scenica sperimentando nuove tecniche di narrazione che contemplino l’uso degli strumenti digitali.
Scenicamente si indagano le potenzialità dell’utilizzo di una videocamera, di uno smartphone, di uno schermo, di supporti audiovisivi e di come questi dispositivi influenzano la costruzione di una drammaturgia contemporanea e lo sviluppo di un racconto teatrale.
Ingresso su invito