05/11/2023 Danza

domenica 5 novembre ore 19 | danza
• Scuole Danza Municipio Roma X
VOGLIO VEDERTI DANZARE
a cura di Giorgia Celli
scuole ospiti
Dam Dance Studio direzione artistica Francesca Politi
Ostia Danza direzione artistica Marta Di Matteo
CosiDanzi direzione artistica Rozenn Corbel 
con i partecipanti della residenza della giovane danza d’autore – VII Edizione
ingresso 5 €
durata 60’

Primo appuntamento per una rassegna dedicata alle scuole di danza del Municipio Roma X. Esibizioni libere da vincoli di stile e discipline, per promuovere il confronto tra allievi, insegnanti e pubblico, offrendo uno spazio di esibizione libero da competizioni.


La rassegna “Voglio vederti danzare”, a cura di Giorgia Celli, referente per la danza del Comitato artistico del Teatro del Lido di Ostia, nasce con lo scopo di far conoscere, confrontare ed esibire allievi delle scuole di danza del Municipio X e per presentare il proprio lavoro completamente liberi da vincoli di stile e discipline (danza classica, contemporanea, modern, hip hop, breakdance, danze popolari, teatro danza, etc.). Quello del 5 novembre è il primo di tre appuntamenti (i prossimi il 3 febbraio e 23 marzo 2024) mirati a dare spazio alle scuole/gruppi di danza del Municipio Roma X di formazione professionale per promuovere il confronto tra allievi, insegnanti, pubblico e operatori del settore. La rassegna rappresenta un momento importante per il mondo della danza giovanile, un’occasione unica di incontro ed un veicolo privilegiato di amicizia e conoscenza il cui unico scopo è quello della libera esibizione senza competizione.

fermento \\\ territori suoni moltitudini
La partecipazione delle comunità locali a progetti oltre i confini del territorio di riferimento; la creazione artistica come dispositivo di dialogo civile e di presa di parola singolare e plurale; la costruzione di reti di complicità per osservare il presente e di immaginare un futuro sono le tre strade su cui si muove fermento \\\ territori suoni moltitudini, itinerario tra le persone nei loro quartieri, tra le storie che da quei territori emergono, verso il futuro dei loro immaginari. La città suona, trattiene storie e le rilascia generando mondi sonori che la moltiplicano. È possibile attraversarla ponendosi in suo ascolto? Che significa disporsi a sentire la notte quando tutto sembra sopito o nascosto? Che ne è dell’attenzione quando è rivolta a una voce silenziata? Lo spazio pubblico è un composto di ascolti che aggregano, compattano, dilatano la percezione della vita urbana. Le narrazioni delle persone si legano, come in una reazione chimica, con le memorie acustiche dei luoghi, in un intreccio tra organico e inorganico. Brusii, rombi, sospiri, risate, balbettii, silenzi momentanei si rifrangono sulle superfici dei palazzi, a seconda dell’ampiezza delle strade, alla densità degli alberi, alla consistenza delle erbe spontanee, alla presenza del vento, al cambiare delle stagioni.
fermento \\\ territori suoni moltitudini è l’itinerario urbano proposto da AREA06 nell’ambito del progetto Lo Spettacolo dal vivo fuori dal centro per creare un teatro dell’ascolto collettivo, in complicità con associazioni e realtà culturali disseminate in tre diversi Municipi di Roma (X – V – III). Si sceglie la materia del suono come strumento socio-politico per percepire, manipolare, raccontare la città, mettendo in connessione tre artist_ e tre diverse comunità. Il suono che sintonizza, toglie dall’invisibilità le sonorità legate alle pratiche quotidiane, mette alcune vicende in primo piano, si infiltra ovunque e accogliere tracce impreviste.
Gli/le artist_ e dei gruppi di abitanti si mettono insieme a sperimentare gesti vocali, praticare mappatura acustiche dello spazio urbano, suggerire etnografie sonore, inventare istruzioni e partiture testuali incentrate sul camminare-ascoltare.
Tre percorsi di creazione artistica partecipata che mostreranno infine tre diversi esiti: un coro temporaneo, una performance itinerante, uno spettacolo sonoro, simile a un concerto. Tre modi per condividere esperienze e saperi situati, da cui possano generarsi forme di prossimità tra punti distanti dello spazio.
fermento \\\ territori suoni moltitudini è inteso come un processo biotico in cui l’ascolto di suoni, rumori e voci, diventa agente generativo – accessibile ed ecologico – per forme di coesione sociale nel transito tra il paesaggio urbano ai corpi che lo abitano per una riscrittura topografica dei territori.