S L A V E S
laboratorio di ricerca, pratica e creazione scenica
di Dante Antonelli
Teatro Biblioteca Quarticciolo
ogni martedì dalle 19 alle 22
* max 20 persone
* rivolto a professionist* e non professionist*
* no limiti d’età | min 14 max 99 anni
Lezione di prova 27 settembre dalle ore 19 alle 22
SLAVES è un laboratorio pensato come luogo d’incontro e formazione, di indagine e studio sulle pratiche della performance e della scrittura scenica, rivolto a professionist* e non. Il teatro è il luogo dell’incontro, della pratica scenica e della possibilità di raccontare e raccontarsi. In questo progetto di ricerca sul presente, la pratica performativa è il linguaggio con cui indagare ed esporsi in prima persona. La visione del vuoto e l’atto fatale: la tensione spirituale della performance è quella del samurai idealizzato da Mishima. Apollineo e Dionisiaco muovono le onde di un mare solo geograficamente distante dal nostro e che affonda, invece, le sue correnti e riscopre i suoi stati di grazia nello stesso mare dove la nostra civiltà ha visto le sue origini. Il paese ideale di Mishima insegue la bellezza classica dei nostri antenati e, in qualche modo la scena dei nostri giorni, i teatri e gli spazi dei nostri luoghi di vita, le persone che lo leggono oggi, possono dargli nuova voce e nuova luce.
La vita è una danza nel cratere d’un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando
Il discorso che verrà condiviso e sviluppato con i partecipanti e le partecipanti al progetto affronterà i diversi aspetti del tema centrale, la sottomissione e la schiavitù: condizione imposta o scelta indipendente, cosa ci spinge nella direzione proibita della rinuncia di sé? C’è una dimensione spirituale in questa schiavitù, c’è una condizione esistenziale e sociale, c’è una realtà erotica e sessuale che di questa schiavitù fa il suo perno centrale.
Quale Tempio è il nostro
Tempio in questo Tempo?
Cenere e neve,
il Tempio della nostra società
è già stato dato alle fiamme,
in questo orizzonte qualcuno si muove.
Pellegrini in marcia sulla cenere,
mentre la neve continua a cadere,
coprendo tutto
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nell’ambito della ricerca “Atto di Grazia”
produzione 369gradi, Romaeuropa Festival
Vi è più grazia nel potere o nella sottomissione, a qualcosa o qualcuno, reale o no? Quanto siamo schiavi noi, di cosa e perché? Che forma di schiavitù è il successo, la fede, la bellezza? Non è la condizione peggiore del mondo, la schiavitù. Abitiamo quotidianamente le nostre schiavitù, alcune di esse arrivano a definirci più di quanto immaginiamo.
Vi è perfino una profonda liberazione nella scelta di sottomettersi, a qualcosa, a qualcuno, di reale oppure no. In questo senso si muove la ricerca e la pratica scenica per la scrittura e la realizzazione di un futuro “Atto di Grazia”, terzo lavoro originale dopo “Atto di Adorazione” e “Atto di Passione” a comporre un lavoro unico, ispirato alle opere e al pensiero di Yukio Mishima: “Quattro Atti Impuri”. Prodotto da 369gradi, Romaeuropa Festival, il suo debutto in Prima Nazionale è previsto per il Ref, ottobre 2023.
Costo 50€ mensili
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Info e iscrizioni:
promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it