18 novembre ore 21.00
19 novembre ore 17.00 / Teatro
RMX
Di e con Pietro Angelini, Francesca Santamaria, Vittorio Pagani
RMX nasce da una riflessione sul mito di Narciso, con una declinazione in chiave contemporanea: la performance si focalizza sulla relazione che c’è tra l’essere umano e lo specchiarsi con la propria immagine rappresentata. Utilizzando i propri smartphone come dispositivo drammaturgico, i performer mutuano una pratica scenica che genera e manipola contenuti audiovisivi (sfruttando i tools offerti dai social network: stories, reel, filtri, loop, ecc.) componendo immaginari estetico-formali tematici. Concepito come un’immersione nelle profondità dell’immagine, il racconto diventa una metafora della mediazione tra il reale e il virtuale, indagando i concetti di sovrapproduzione e spaesamento nell’era digitale.
Nell’epoca del web 3.0 tale pratica assume un significato particolare per via dell’accessibilità universale ai mezzi di produzione, fino a scalzare la creazione originale dal vertice della gerarchia e proporsi come la vera forma culturale del nostro tempo. Nei media odierni i contenuti vengono prodotti sempre meno da un’élite creatrice e sempre più per generazione spontanea, tanto da rendere indistinto il confine tra attività di produzione e consumo. Nella società della performance siamo tutti autori e fruitori, produttori e consumatori. In una parola coniata da Alvin Toffler siamo tutti Prosumer di uno spettacolo al centro del quale scegliamo di rappresentare l’immagine di noi stessi.
Crediti
BIO
Pietro Angelini: autore e performer.
Pietro Angelini è un performer, attore e regista toscano. Ha collaborato con Dynamis, Collettivo Cinetico, Odin Teatret e Bob Wilson. Firma e interpreta “Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi”, con cui vince il bando ODIOLESTATE di Carrozzerie N.o.t. a Roma ed è finalista del premio PIMOFF per il teatro contemporaneo. Partecipa inoltre alla residenza C.U.R.A. vincendo il premio Fase X. Nel 2022 è vincitore della XI edizione di Crashtest Festival. È autore e regista del cortometraggio “Discorso sopra i massimi sistemi della produzione cinematografica” con cui riceve diverse menzioni in festival cinematografici nazionali e internazionali e vince la palma come Best Italian Experimental Film al Roma Cinema Doc 2020, e come Best Original Idea all’Assurdo Film Festival 2020. Attualmente ha in cantiere due nuovi progetti: Several Love’s Requests e RMX in collaborazione con l’artista Carlo Mangiafesta
Francesca Santamaria
Francesca Santamaria è una danzatrice, performer e autrice. Conclusi gli studi accademici presso il Balletto di Roma, continua a formarsi a Biennale College Danza. Comincia a danzare per Milano Contemporary Ballet e Compagnia Zappalà Danza 2 e dal 2017 porta in scena pièce e performance di W. McGregor, M. Chouinard, D. Ashbee, R. Zappalà, M. Ostrushnjak, A. Ben-Tal, M. Perego, A. Pirici, A. Businaro, L. Delogu, M. Landi/A. Lanza ed altr_. Incomincia il percorso autoriale con l’opera di videodanza SHIFTING TOOLS, vincitrice di premi internazionali e presentata in ventitré festival in tutto il mondo. Dal 2022 fa parte dell’Incubatore per futur_ coreograf_ C.I.M.D. e nello stesso anno riceve il premio come Giovane Danz’autrice presso il Foligno Danza Festival. Nel 2023 comincia lavorare a COME SOPRAVVIVERE IN CASO DI DANNI PERMANENTI, SCROLLING e Tutte le immagini scompariranno (in collab. con Fannibanni’s), i cui primi studi vengono presentati presso Carrozzerie N.o.t., Körper – Centro Nazionale di Produzione della Danza, Piccolo Teatro di Milano e nei festival TenDance, Più che Danza, NUTIDA. Nello stesso anno viene selezionata per la Vetrina della giovane danza d’autore. Di pari passo al percorso autoriale, si occupa di danza anche dal punto di vista teorico. Si laurea alla Sapienza di Roma in Discipline dello Spettacolo con una tesi sulla drammaturgia della danza e partecipa dal 2021 a più progetti della Biennale di Venezia: conduce una ricerca d’archivio presso il Centro Internazionale di Ricerca sulle Arti Contemporanee, pubblica un saggio per Biennale College ASAC- Scrivere di danza con la guida di Elisa Guzzo Vaccarino ed è intervistatrice post-spettacolo per Biennale Danza 2023.
Vittorio Pagani
Vittorio Pagani è un performer e coreografo originario di Milano, Italia. Classe 2000, studia danza classica e contemporanea con insegnanti come René De Cardenas e Annalì Rainoldi. Nel 2018 si unisce al Ballet Junior de Genève dove balla nelle creazioni di alcuni tra i più rinomati coreografi a livello internazionale (Hofesh Shechter, Roy Assaf, Marcos Morau, Jan Martens…). Nel 2021 crea il passo a due Around 5:65, che viene selezionato per RIDCC2022. Ha un Master in Expanded Dance Practice, conseguita nel 2023 sotto la supervisione di Hilary Stainsby e Martin Hargreaves presso la University of the Arts London. A The Place London crea gli assoli Rabbit Kills Rabbit e A Solo in the Spotlights: questa sua ultima creazione partecipa a Resolution2023, il festival per giovani proposte coreografiche di The Place London, e in Italia viene selezionata per la Giovane Vetrina della Danza d’Autore. Dal 2023 fa parte del collettivo LARVÆ, che si concentra sulla creazione di performance multimediali. Per il collettivo LARVÆ crea lo spettacolo site-specific L’Ultimo ad Averlo Visto Vivo nella cornice della residenza ABITARE. Danzatore freelance e coreografo, nei suoi lavori investiga temi quali la performatività e la sovversione, sviluppando una ricerca di movimento in cui precisione e fisicalità costruiscono una danza di metafore e simboli.
Biglietti
Intero 12€ – Ridotto 10€ (over 65, under 24, convenzioni)
Per info e prenotazioni
biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it