11/09/2016

11 settembre, ore 18 

 

Re(L)azioni 

di Neil LaBute

regia Marcello Cotugno

con Bianca Nappi

costumi Adelia Apostolico

aiuto regia Beatrice Tomassetti

assistenti alla regia Alessandro Lui, Nicole Calligaris

foto di scena Dalila Romeo

 

La scelta di rappresentare tre monologhi di Neil LaBute è nata dal mio desiderio di investigare la violenza nel suo aspetto più banale e brutale, così come si cela dietro la superficie di ciascuno di noi, affondando le proprie radici anche nel più normalizzato e tranquillizzante humus sociale. Un argomento, questo, che l’autore americano tratta, in questi testi come in altri, in maniera acuta e pungente. Esiste una complessa relazione tra il nostro Io quotidiano e quello non rivelato nei pensieri taciuti, nei gesti nascosti, segreti, nelle doppie vite o nei desideri inespressi, che ci avvicina ai personaggi di LaBute, rendendoceli prossimi nella loro complessa ambiguità. Un’attitudine alla virtualità delle esistenze – intesa come epilogo estremo e deludente della virtualizzazione creativa e feconda teorizzata da Pierre Levy – che, alimentata da giustificazioni auto-assolutorie e ridotta alla costruzione di un io alternativo, ci proietta, in fuga dal reale, verso rappresentazioni immaginifiche di una vita ideale  o verso microcosmi ludici delegati a esprimere, magari nella virtualità di un videogame, conflitti latenti. Ne emerge una riflessione sulla guerra, sull’intolleranza religiosa e su quella sociale: se infatti l’uomo è colpevole di perseguitarla, la donna, come i terroristi che condanna (e come l’America di Bush, vittima pronta a trasformarsi in carnefice), è pronta a reagire al terrore col terrore. Perno della messa in scena, pensata per una comunicazione intima e diretta con il pubblico – nel solco della tradizione dell’Intima Teater di Strindberg – la recitazione di Bianca Nappi.

 

Biglietti 

Intero 8€ – Ridotto 5€ (over 65, under 24)