16/10/2015 Incontro

venerdì 16 ottobre ore 10.00

attività gratuita dedicata alle scuole
prenotazioni gestite dall’Ufficio Scuola delle Biblioteche di Roma

Introduzione e coordinamento Gioacchino De Chirico / interventi di Amedeo Spagnoletto, rabbino e sofer della comunità romana e Nadia Terranova, scrittrice / letture di Olek Mincer e interventi delle “Persone libro”

Rastrellati. Sequestrati. Caricati su vagoni piombati. Deportati. Il 14 ottobre 1943 – due giorni prima che 1.022 persone, tra uomini, donne e bambini della comunità ebraica romana subissero analoga sorte – oltre cinquemila libri della biblioteca della Comunità ebraica di Roma vennero razziati dai nazisti e caricati su due carri ferroviari, destinazione Germania.

Un patrimonio culturale inestimabile raccolto nel corso di secoli – manoscritti, incunaboli, cinquecentine –  del quale da allora si son perse le tracce. Solo una dozzina di anni fa, con una attenzione rinnovata lo scorso anno, le ricerche si sono riattivate. Finalmente con la partecipazione delle istituzioni italiane. Quelle stesse istituzioni alle quali, nei giorni precedenti il saccheggio del 1943, si rivolse la Comunità ebraica per scongiurare che i nazisti trafugassero parte del “patrimonio culturale italiano”. Quell’appello  – rivolto in particolare alla Direzione Generale delle Biblioteche, del Ministero dell’Educazione – cadde nel vuoto.

Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e allo Sport, l’Istituzione Biblioteche, la Comunità ebraica di Roma e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, vogliono ricordare quella data, anche per riaffermare che quel patrimonio è parte rilevante del patrimonio culturale nazionale. E per coinvolgere nella ricerca centinaia e centinaia di persone che, direttamente e indirettamente, potrebbero fornire notizie e informazioni su testi apparentemente spariti nel nulla dopo la sconfitta del regime nazista.

Infine, semplicemente per ricordare a tutti noi il ruolo del libro e della lettura nello sviluppo della libertà, singola e collettiva, contro ogni forma di censura e di autoritarismo.

 

A cura dell’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma Capitale, dell’Istituzione Biblioteche e della Comunità Ebraica di Roma