18/11/2021 Lecture, Teatro

Nell’ambito della Rassegna Luci sulla Togliatti in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

 

Giovedì 18 novembre 2021
ore 21.00 | I want to shake you off me | maybe this is my dancing (lecture)

di e con Giorgia Ohanesian Nardin /VAN

“Trovo nell’agitazione uno stato di possibilità, che richiede e porta movimento, letteralmente movimento, sicuramente una vibrazione. Mi interessa questo attrito. Dare spazio all’attrito, accordare la possibilità che la sua vibrazione specifica si manifesti, ed è lì che sento che uno spazio può essere generativo. Se penso al danzare come all’accordare spazio alla possibilità, spazio per l’agitazione, all’agitazione come possibilità, alla manifestazione di attriti e non alla presentazione/ rappresentazione di tutto questo, allora penso che danzare possa piacermi”.

(Giorgia Ohanesian Nardin | da Some kind of magnetism, dialogo scritto con Jamila Johnson-Small)

Cosa vuol dire agitare? Quali sono gli stati di possibilità che possono venir generati da una facilitazione all’agitazione collettiva? In che modo l’agitazione è una pratica di cura? Cosa/chi definisce l’agitazione? Cosa/chi definisce la cura e le sue tecniche?

La ricerca di Giorgia Ohanesian Nardin guarda al piacere come forma di resistenza all’oppressione sociale sistemica. Il suo lavoro si concentra nello specifico sugli attriti e le relazioni (subdole e manifeste) tra strutture violente, strategie di sopravvivenza, sensualità e cura.

I want to shake you off me | maybe this is my dancing tesse un discorso attorno alle parole riposo e piacere volendo guardare ai paradigmi complessi e molteplici che esse contengono. Partendo da un approccio transfemminista alle pratiche somatiche, Giorgia Ohanesian Nardin intreccia i propri studi come mover con pratiche originarie delle regioni SWANA (proposta decoloniale per riferirsi alle Regioni del Sud Ovest Asiatico e Nord Africa che rifiuta il termine euro-centrico Medio Oriente), nello specifico quelle che portano l’attenzione alla zona del bacino, dei fianchi e del culo.

Bio

Giorgia Ohanesian Nardin è artista di discendenza Armena con base a Milano. La sua ricerca si compone di eventi pedagogici e performativi che focalizzano l’esperienza del piacere come forma di resistenza, mettendo in relazione un approccio transfemminista queer e lo studio di pratiche somatiche. Educat_ nell’ambito della danza, il suo lavoro si manifesta in movimenti/video/testo/coreografia/suono/raduni.

www.giorgianardin.com

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foto F. De Isabella


Biglietti: 5€

Acquisto online

NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass, dai 12 anni in su, secondo le normative covid 19 vigenti.