08/05/2022 Danza

8 Maggio ore 21 | Danza

Nell’ambito di ORBITA la stagione danza
GRACES
speciale riallestimento per il Teatro Biblioteca Quarticciolo

coreografia Silvia Gribaudi
drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
danzatori Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Giacomo Citton
disegno luci Antonio Rinaldi
direzione tecnica Leonardo Benetollo
costumi Elena Rossi
produzione Zebra
coproduzione Santarcangelo Festival
con il sostegno di MIC

Premio Danza&Danza 2019 “Produzione italiana dell’anno”
Vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019, Spettacolo selezionato a NID Platform 2019 

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Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le tre figlie di Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori, dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto.

Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo. Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker) che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.

Silvia Gribaudi è una coreografa italiana attiva nelle arti performative. Dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Premio Giovane Danza D’Autore con “A CORPO LIBERO”(2009), finalista Premio UBU come migliore spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica con R.OSA (2017), Premio CollaborAction#4 2018-2019, finalista Premio Rete Critica 2019, Premio DANZA&DANZA 2019 come miglior produzione Italiana con GRACES e Premio Hystrio Corpo a Corpo 2021. Ha partecipato a progetti artistici di ricerca quali: CHOREOROAM (2011), TRIPTYCH (2013), ACT YOUR AGE (2014) progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’ arte della danza, da cui è nata la performance WHAT AGE ARE YOU ACTING? e il progetto territoriale OVER 60; PERFORMING GENDER (2015); CORPO LINKS CLUSTER (2019/2020) in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al progetto site specific TREKKING COREOGRAFICO e allo spettacolo MONJOUR (2021) prodotto da Torinodanza Festival in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto e Les Halles de Schaerbeek – Bruxelles. Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’ Opéra de Lyon ed è selezionata dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance. I suoi spettacoli sono presenti in numerosi Festival Nazionali ed Internazionali e vengono realizzati in processi creativi al cui centro c’è il dialogo e l’incontro poetico con altri/e artisti/e, compagnie e comunità.

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“Silvia Gribaudi’s GRACES […] is an homage to the poetic powers of imperfection. […] Within the framework of theatrical convention, Gribaudi attempts to trigger a change in our perspective through a down-to-earth attitude, by offering entertainment and inviting us to have fun”
Jordi Ribot Thunnissen in Movement exposed

“In un incalzante susseguirsi di balli, tableaux vivants e scene comiche il quartetto cerca (e ottiene) in ogni momento la complicità dello spettatore coinvolgendolo in un elogio dell’imperfezione e dell’indivi- dualità […] Tra ripensamenti premeditati, autoironiche celebrazioni, intermezzi lirici e spiazzanti sospen- sioni sorge la lampante consapevolezza che “bello è il luogo su cui si posa lo sguardo”.
Emanuela Zanon in Juliet Art Magazine

“Silvia è la profetessa italiana del corpo libero. Non quello della ginnastica, che è molto legato anzi, alla forza e alla muscolatura. Ma il corpo davvero libero, quello che si è affrancato dagli obblighi e dai doveri a cui le culture lo costringono. Per indagare come l’idea del Bello, oltre che culturalmente relativa, sia un principio vitale e salubre”
Roberto Canziani in Quantescene! Cose di Teatro

“Un beffardo sgambetto agli automatismi del nostro immaginario. […] La coreografia si appropria con libertà delle più trite icone del femminile e del maschile per demistificarle con spirito queer.”
Maddalena Giovannelli in Stratagemmi. Prospettive Teatrali

“C’è un’energia mistica e sincera tra i tre danzatori e Gribaudi che come un metronomo calibra la tem- peratura e i tempi interni ed esterni della performance. Quest’energia arriva con una potenza liberato- ria, salvifica, quasi sperata, e a sua volta genera altre energie non controllate, fuori norma, potenzial- mente rivoluzionarie.” http://cheteatrochefa-roma.blogautore.repubblica.it/2019/07/19/santarcangelo-festi- val-2019-slow-and-gentle/
Francesca Saturnino in Che Teatro che fa, La Repubblica


Biglietti
Intero 12€Ridotto 10€ (over 65, under 24, convenzioni)

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NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass rafforzato, dai 12 anni in su, e l’uso della mascherina ffp2 secondo le normative covid 19 vigenti.