
venerdì 8 e sabato 9 aprile ore 21 | teatro
Pierfrancesco Pisani | Isabella Borettini per
Infinito Srl | Estate Teatrale Veronese | Argot Produzioni
L’AMORE SEGRETO DI OFELIA
di Steven Berkoff
drammaturgia Chiara Lagani
regia e video Luigi de Angelis
con Chiara Francini e Andrea Argentieri
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scenografia Katia Titolo, costumi Francesca Di Giuliano, supporto tecnico Dario Costa, macchinista Raffaele Basile,
fonico Gianluca Meda, make-up Rossano De Cesaris, hair Pietro Giorgi Per Minette, organizzazione Morena Lenti, amministrazione Riccardo Rossi
Chiara Francini è vestita da Paolo Isoni
un ringraziamento particolare a Annalisa Passigli, Lisa Corti Roma
in coproduzione con Estate Teatrale Veronese
in collaborazione con Argot Produzioni
durata 65’
Due attori provano a distanza il testo di Berkoff: lei è Ofelia e si immaginava il suo Amleto in modo molto diverso da quello a cui la realtà l’ha messa a confronto…
Due attori provano a distanza il testo di Berkoff: lei è Ofelia e si immaginava il suo Amleto in modo molto diverso da quello a cui la realtà l’ha messa a confronto. Dopo un iniziale disappunto, però, la fascinazione per il testo, con le sue spiraliformi e sensuali circonvoluzioni retoriche, prende il sopravvento e la costringerà (drammaticamente) a rivedere le sue posizioni iniziali. È così che sulla scena noi vediamo infine proprio quello spettacolo, provato conflittualmente a distanza, e che alla fine ha preso forma.
L’amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff ha la forma di uno scambio epistolare: si tratta delle ben note lettere che Ofelia, in un punto molto famoso della tragedia shakespeariana, restituisce ad Amleto e il cui contenuto il Bardo ci tiene genialmente (e opportunamente) nascosto. Nel voler esporlo a tutti costi, rivelando l’indicibile, si misura qui una sorta di strappo, di rottura del senso del pudore, talora quasi comica, che ci mette a contatto con la parte oscena, in senso etimologico (cioè “fuori dalla scena”) e, appunto, segreta, di quell’amore così celebre. La sproporzione tra contenuti pulsionali e spirito adolescenziale da una parte e il linguaggio arcaico dei versi dall’altra, e in parallelo quella tra gli attori e il testo che devono andare a interpretare, imprimono a poco una strana accelerazione all’immobilità della scena, che viene enfatizzata dal procedere inevitabile e fuori campo della tragedia, dalla quale sono stati prelevati i due sfortunati protagonisti. Il loro destino drammatico si compie fatalmente in un altrove misterioso e sconosciuto, di cui però il pubblico conosce già tutti i dettagli: le morti, la follia, il tragico finale.
Nell’inevitabile incedere del dramma, però, si incastrano qui questioni nodali anche per la nostra epoca: la distanza tra passione e azione, il rapporto conflittuale con un ruolo obbligato a cui dobbiamo o vogliamo per forza aderire, il sentimento di un tempo implacabile che tutto trascina, la sovrapposizione tra finzione e realtà, sogni e desideri.
Chiara Francini
Chiara Francini è un’attrice e una scrittrice tra le più amate e apprezzate del panorama italiano. Ha recitato in più di cinquanta film e fiction, pellicole e progetti sia di grande popolarità che di stampo più autorale. Per il cinema: “Maschi contro femmine” di F. Brizzi, “Miracleat St. Anna di Spike Lee, “SoapOpera” di A. Genovesi, “Un altro pianeta” di S. Tummolini (Festival di Venezia, Sundance). Tra le fiction: “Tutti pazzi per amore” e “Non dirlo al mio capo”, in cui ha dato vita a personaggi di grande impatto, Bea nella prima serie e Perla nella seconda. Ha condotto programmi popolari come “Domenica In” insieme a Pippo Baudo, “Colorado” insieme a Diego Abatantuono e di approfondimento come “Love me Gender” e “Love me stranger”, in cui si è cercato di mettere in luce le diverse forme d’amore in Italia al giorno d’oggi. In teatro, suo primo amore, è stata protagonista di molti spettacoli tra cui “Ti ho sposato per allegria” di Natalia Ginzburg e “Due” di L. Miniero, e “Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame, “L’amore segreto di Ofelia” di Steven Berkoff, grandi successi di pubblico e critica. È autrice dei romanzi, “Non parlare con la bocca piena” (2017), “Mia madre non lo deve sapere” (2018), “Un anno felice” (2019) e “Il cielo stellato fa le fusa” (2020) tutti editi da Rizzoli, diventati dei best seller, con più di 100 mila copie vendute e molto apprezzati dalla critica. Tra i suoi lavori più recenti per il cinema due nuovi film, “Altri padri” di Mario Sesti e “Addio al nubilato” di Francesco Apolloni, entrambi in uscita nel 2021. Ha vinto il Premio “Guglielmo Biraghi” come Attrice Rivelazione dell’Anno, nell’ambito del 68º Festival Internazionale del cinema di Venezia, e quello come Miglior Attrice protagonista al Festival internazionale del film di Roma. È ambasciatrice per l’AISM l’associazione italiana che combatte la sclerosi multipla, e per Medicinema, onlus che si occupa di costruire sale cinematografiche all’interno degli ospedali. Da ottobre 2018 è editorialista per il quotidiano “La Stampa”.
Andrea Argentieri
Andrea Argentieri è un attore emiliano romagnolo. Laureato al Dams prosegue i suoi studi a Londra, dove si laurea in cinema. Si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone. Nel 2017 si esibisce nello spettacolo We are God Squad and so are you della compagnia inglese Gob Squad. Nel 2018 debutta con lo spettacolo Se questo è Levi di Fanny & Alexander, che ottiene nel 2019 il doppio premio Ubu come Miglior progetto speciale e Miglior attore under 35. Nello stesso anno si esibisce in Docile della compagnia Menoventi. Nel 2020 è in scena con Chiara Francini nello spettacolo L’amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff con la regia di Luigi De Angelis e la drammaturgia di Chiara Lagani.”