13/02/2026 Danza

13 febbraio h 20.30 /Danza 

Silvia Gribaudi & Marta Dalla Via
THE DOOZIES – Eleonora Duse, Isadora Duncan e noi

To be doozy è un’ espressione colloquiale Americana di etimologia incerta. Potrebbe indicare il fiore, la margherita (daisy in Inglese), potrebbe riferirsi ad una lussuosa marcadi automobili sportive (Dusenberg) oppure, ed è la nostra opzione preferita, potrebbe omaggiare la divina attrice Eleonora Duse e il suo cognome italiano pronunciato goffamente oltreoceano: “Doozay” “Doozee” “Doosay”.

Essere doozy significa essere stupefacenti, essere fuori dall’ordinario, essere così particolari da lasciare a bocca aperta. Eccezionalmente bravi o eccezionalmente pessimi, in parole semplici: strambi. Esserlo o non esserlo? Esserlo, perché, secondo noi, è un complimento. Con questa convinzione nel cuore ci siamo dedicate all’ideazione e alla creazione di uno spettacolodifficile da etichettare, ispirato alla rivoluzione artistica e umana di due eroine che hannovissuto per e nella danza, per e nel teatro. Le biografie di Isadora Duncan e di Eleonora Duse sono un’appassionante fucina di spunti narrativi e politici. Attraverso il loro esistere anticonvenzionale sono state pioniere del femminismo, del capocomicato, di un’arte che si preoccupi del presente. Queste Doozies senza trucco, senza punte, giudicate spesso fisicamente non conformi ai canoni estetici del loro tempo, grazie alla loro naturale originalità hanno generato stupore e meraviglia lasciando immense eredità per le generazioni future. Dove sono questi lasciti, ci siamo chieste, visto che, a più di cento anni di distanza, ci troviamo a d affrontare gli stessi identici discorsi in palco e fuori, le stesse battaglie per la parità, per i giusti compensi, contro la dittatura del physique du role e dei repertori stantii? The Doozies vuole essere un’opera intorno alla meraviglia della stranezza. Siamo convinte che le nostre stupefacenti antenate avrebbero apprezzato questa sfacciataggine visto che si sono continuamente schierate contro lo status quo anche quando era classico e mitico.  

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Crediti

di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi
disegno luci Roberto di Fresco
direzione tecnica Leonardo Benetollo
consulenza coreografica Chiara Frigo
costumi Sonia Marianni
ricerca materiale Eugenia Casini Ropa, Franca Zagatti, Maria Pia Pagani
produzione Associazione Culturale Zebra
co-produzione Teatro Stabile del Veneto, La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC – Ministero Italiano della Cultura
residenze artistiche Fondazione Armunia – Castello Pasquini
in collaborazione con Progetto Duse 2024 del Comune di Asolo – Museo Civico di Asolo – TeatroDuse

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Silvia Gribaudi è una coreografa italiana attiva nelle arti performative. Dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer. Premio Giovane Danza D’Autore con A CORPO LIBERO(2009), finalista Premio UBU come migliore spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica con R.OSA (2017), Premio CollaborAction#4 2018-2019, finalista Premio Rete Critica 2019, Premio DANZA&DANZA 2019 come miglior produzione Italiana con GRACES e Premio Hystrio Corpo a Corpo 2021. Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’Opéra de Lyon mentre a giugno 2023 debutterà la nuova produzione GRAND JETÉ, coprodotta da MM Contemporary Dance Company (IT), La Biennale de Lyon (FR), Théâtre de la Ville (FR), Rum för Dans (SE), Torinodanza Festival (IT), International Dance Festival TANEC PRAHA (CZ), Zodiak – Side Step Festival (FIN) e dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance. I suoi spettacoli sono presenti in numerosi Festival Nazionali ed Internazionali e vengono realizzati in processi creativi al cui centro c’è il dialogo e l’incontro poetico con altri/e artisti/e, compagnie e comunità.       

Marta Dalla Via Attrice, autrice, regista si diploma presso la scuola di teatro di Bologna Galante Garrone, in seguito si forma seguendo Angela Malfitano e Francesca Mazza all’interno dell’associazione Tra un atto e l’altro. É fondatrice della compagnia Fratelli Dalla Via che ha creato “PiccoloMondo Alpino” vincitore premio Kantor 2010, “Mio figlio era comeun padre per me” vincitore premio Scenario 2013, “Drammatica Elementare” e “Walter, i boschi a nord del futuro” tutti spettacoli ad oggi ancora in tour. La compagnia scritto e diretto gli spettacoli per le nuove generazioni “Fa’ la cosa faticosa” per Teatro delleBriciole di Parma e “SBUM! yes we cake” per Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. La compagnia ha vinto il premio Hystrio nel 2014. Ha collaborato con vari artisti come attrice, autrice e regista traquesti Corrado Augias, Serena Sinigaglia, Fabrizio Arcuri, Giulio Casale, Tiziano Scarpa, Natalino Balasso, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Piergiorgio Odifreddi, Babilonia Teatri, Francesco Niccolini, Marta Zoboli, Carlo Cialdo Capelli. Nel 2019 ha vinto il premio Melato per il teatro.   

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Biglietti
Intero  €15 – Ridotto under25  €8 – Ridotto accademie  €8 – Ridotto promozione / gruppi di 10 o più persone  €10

Per info e prenotazioni

biglietteria@orbitaspellbound.com