24/11/2019 Musica, Teatro

domenica 24 novembre ore 18 | teatro – musica
Attori e Tecnici
LA LUNA DI PATMOS
piazza Fontana, 12 dicembre 1969
di Gianni Clementi
regia e con Stefano Messina
musiche originali  composte e dirette da Pino Cangialosi
eseguite dal vivo da Controfagotto Ensemble: Lucia Bova arpa, Claudio Aiello violoncello, Livia Cangialosi corno, voce, Flavio Cangialosi contrabbasso, Pino Cangialosi fagotto
luci Valerio Camelin

Nel 50° anniversario della strage di Piazza Fontana, un racconto per parole e musica, emozionale e suggestivo, su una delle vicende più inquietanti dell’Italia del dopoguerra.

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Nel 50° anniversario della strage di Piazza Fontana, un racconto per parole e musica, emozionale e suggestivo, su una delle vicende più inquietanti dell’Italia del dopoguerra, che diede l’avvio a un attacco eversivo contro la Repubblica. Una ferita non ancora rimarginata, viva, una ‘bomba inestinta’ che continuerà ad esplodere finché tutta la verità non sarà accertata. Quello che però sappiamo, conquiste parziali, incomplete ma significative, frutto dello sforzo e del lavoro di uomini e donne che hanno perseguito, con fatica, la verità, abbiamo oggi il dovere di ricordare e trasmettere alla società e alle nuove generazioni, per contrastare gli strateghi della paura di ieri, di oggi e di domani.

Stefano Messina. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Socio della Compagnia Attori e Tecnici dal 1989, ha preso parte a tutti gli spettacoli prodotti tra cui: “Rumori fuori scena”, tutti diretti da Attilio Corsini. Ha lavorato inoltre con Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Lorenzo Salveti, Roberto Guicciardini, Andrea Camilleri, Paolo Ferrari, Glauco Mauri, Claudio Insegno, Gigi Proietti. Come regista ha firmato più di 20 regie tra le quali: “Cuori Pulp-itanti” di Ricci & Forte; “Camere da letto” di Alain Ayckbourn, “Pazzi” di Luigi Maccione (presentato al festival Les Italiens a Parigi), “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo, “Trappola per topi” di Agatha Christie, “Per questo mi chiamo Giovanni” di Gianni Clementi, liberamente ispirato al romanzo di Luigi Garlando, “Il Diavolo, certamente” di Claudio Pallottini tratto da Andrea Camilleri.