• Proposte dal territorio
domenica 18 giugno ore 17.30 • teatro
Esosementi, Compagnia Gatto/Rubini
CIOCCOLATO ALL’ARANCIA
di e con Martina Gatto
regia e supervisione drammaturgica Dafne Rubini
direzione creativa Ivan Specchio
suono Giulio Gaigher
luci Alessio Pascale
scene Ambramà
foto Giuliano Antonini e Germana Ruscio
aiuto regia Federica Biondo
ufficio stampa Maresa Palmacci
durata 55’

ingresso gratuito • prenotazione obbligatoria su eventbrite
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cioccolato-allarancia-633938275447

Vincitore dei premi Miglior Spettacolo e Miglior Attrice categoria One Wo(man) Show – concorso “Roma Comic Off”, V edizione
Vincitore del Primo Premio e Premio del pubblico del concorso di corti teatrali “Autori nel cassetto, attori sul comò” XI Edizione

Una ragazza vive una lunga, interminabile giornata, affrontando le contraddizioni in lei e fuori di lei. In scena un flusso di coscienza, un mondo che è somma del pensato e del percepito, del dolce del cioccolato e dell’amaro dell’arancia.


Ci sono momenti nella vita in cui tutto ciò che abbiamo attorno sembra cambiare improvvisamente. È come se un terremoto aprisse una voragine. Gli interrogativi prendono il sopravvento e si mette tutto in discussione. In questi momenti anche ritrovarsi in gelateria può essere l’occasione per aprire uno spiraglio su una complicata analisi della propria vita e, allo stesso tempo, un’esperienza di liberazione meravigliosa. La scoperta di un piccolissimo, ma rivoluzionario, problema di salute, mette la protagonista nella condizione di passare in rassegna ogni cosa, dai rapporti umani agli obiettivi raggiunti. Una fila dal gelataio e l’incertezza nello scegliere il gusto del cono innescherà un diluvio di aneddoti, racconti, scorci malinconici e gag tutte da ridere che vedranno il pubblico inevitabilmente coinvolto. Perché a volte, per riconoscere quel che ci piace davvero, dobbiamo avere il coraggio di perderci.

Note di regia
Un famoso filosofo scriveva che quel che si muove, quel che acquista impulso e attività, lo fa perché contiene in sé una contraddizione. Ogni cosa contiene il suo opposto e se così non fosse tutto sarebbe fermo, non ci sarebbe vita. Cioccolato all’Arancia esprime a pieno questo continuo movimento dialettico, nello spazio e nel tempo di uno spaccato quotidiano: una ragazza vive una lunga, interminabile, giornata con tutte le contraddizioni in lei e fuori di lei. È un flusso di coscienza, ma non è solo dialogo interiore. Il mare di parole della protagonista plasma i suoi pensieri e se è vero che il pensiero è materia, la scena non può che riflettere il vissuto. Pochi, ma puntuali, elementi supportano l’attrice nella creazione di un mondo che è somma del pensato e del percepito, del dolce del cioccolato e l’amaro dell’arancia.


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