22/02/2014 Cinema, Musica

:: EVENTO ANNULLATO ::

Ci spiace comunicare che per motivi tecnici sopravvenuti il concerto “Charlot Hip Hop” previsto per sabato 22 febbraio 2014 alle ore 21 è stato annullato.

sabato 22 febbraio ore 21.00 

Associazione Rinascimento presenta
CHARLOT HIP HOP
Assalti Frontali musicano Chaplin
con Militant A, Paul G, Glasnost, Bonnot
con la partecipazione straordinaria di Marco Creti piano

La vita può essere libera e bella, ma noi abbiamo smarrito la strada: la cupidigia ha avvelenato l’animo degli uomini, ha chiuso il mondo dietro una barricata di odio…
da “Il Grande Dittatore”

In principio la pellicola infiammabile non ha banda sonora ma il silent movie non è mai stato “muto”. I pionieri della settima arte si ingegnano per non lasciare senza suoni i fotogrammi di pellicola avvalendosi della entusiastica collaborazione di musicisti ed effettisti: al chiuso dei teatri e all’aperto, nelle piazze gremite di gente venuta ad assistere a questo nuovo miracolo, accanto allo schermo sono sistemate orchestre o anche solo un pianista, pronti a creare sul momento melodie che sottolineino e veicolino gli stati d’animo degli attori sulla scena, riproducano i rumori, lo sferraglio di treni, lo sciabordio del mare, il fischio di una sirena di una nave che si allontana all’orizzonte. La musica quindi, sia quella creata appositamente per il film muto sia quella appartenente a un repertorio e di volta in volta riadattata alla specifica pellicola, è compagna inseparabile dello spettacolo cinematografico. Per seguire la tradizione sperimentale del cinema muto abbiamo pensato all’ hip-hop per musicare con le note e le voci di Assalti Frontali un percorso ideale e politico di Chaplin, partendo dalle rotte dei migranti (The Immigrant – L’emigrante, 1917), attraverso le strade dei reietti e della grande depressione (The Tramp – Il Vagabondo, 1915) per giungere alla fine in una stretta trincea (Shoulder Arms – Charlot Soldato, 1918).

La potenza del cinema muto di Chaplin è ancora oggi intatta perché è stato un fenomeno “politicamente dirompente”. Era un cinema che parlava a un pubblico composto in maggioranza da analfabeti, da immigrati oppressi da condizioni di miseria estrema ed è stato capace con un linguaggio muto di accomunare uomini e donne di tutti i continenti.
Il cinema muto è ancora contemporaneo capace di parlarci dell’oggi. Ciò che raccontavano quei film lo vediamo ancora attorno a noi. Nel sistema globale, anche a distanza di un secolo, le problematiche sono le stesse: guerra, fame, malattie e indigenza, disoccupazione, sfruttamento di adulti e bambini, prostituzione.
L’altro aspetto della contemporaneità del muto è nella forma. La linearità e la semplicità di quelle inquadrature silenziose e la forza del gesto attoriale hanno ancora oggi una tale potenza espressiva da renderli un modello insuperabile. In un’epoca di sovraffollamento di immagini e suoni, l’interpretazione basata unicamente sulla capacità espressiva e sulla fisicità degli attori trasmette una carica emotiva straordinaria. Infine – e scusate se è poco – la comicità esplosiva del muto è tra le poche che ancora riesce a far “sganasciare” dalle risate spettatori di ogni età, a “crepapelle”.
Buona visione e buon ascolto.

Da oltre 20 anni gli Assalti Frontali sono sinonimo di rap, di rime metropolitane dure e poetiche, limpide e mai banali. Sono i veterani del nostro Hip Hop. Il gruppo si forma a Radio Onda Rossa durante le trasmissioni hip-hop che Militant A faceva come DJ insieme alla sua posse. Il programma ospitava spesso rapper romani che però all’epoca cantavano tutti in inglese e fu per questo che lui cominciò a buttare giù le prime rime in italiano tanto per vedere come girava. Tutto questo accese gli animi degli ascoltatori e il telefono bolliva, la gente voleva risentire i pezzi in onda. Poi iniziarono i concerti nei centri sociali e nelle università occupate. C’è un pezzo che è diventato colonna sonora del movimento della pantera: “Batti il tuo tempo”, titolo del primo disco di Militant A con la formazione Onda Rossa Posse nel 1990, lavoro che ha fatto conoscere questo gruppo in tutta Italia per i testi mai banali e pregni di poesia urbana e desiderio di lotta. Dopo quell’anno inizia l’esperienza Assalti Frontali, un gruppo aperto che di volta in volta ha avuto dentro la sua formazione gente come Brutopop, Ice One, Lou X, oltre alla presenza costante di Militant A che ha permesso la produzione di tre dischi, “Terra di nessuno”, “Conflitto”, “Banditi”, e concerti in tutti i posti occupati del paese, sui camion durante le manifestazioni, anche all’estero in occasione di azioni di solidarietà come a Valona o a Gerusalemme est. Oltre che nel mondo della musica, la produzione di Assalti si è concentra anche sulla sola parola con la pubblicazione di due libri: “Storie di assalti frontali” e “Il viaggio della parola”, entrambi editi da “DeriveApprodi”. Militant A propone anche slam poetry, ossia battaglie di rime senza musica rese famose anche dalla celebre pellicola “Slam” di Mark Levin (1998), e reading di poesie a Reggio Emilia, Venezia, Roma, con Nanni Balestrini, soprattutto, ma anche con i nuovi scrittori e poeti emergenti quali Aldo Nove, Lello Voce e tanti altri ancora. Nel 2004 “HSL” segna il ritorno al Manifesto Cd, cinque anni dopo l’esperienza major per il precedente lavoro. HSL ha venduto oltre quindicimila copie conquistando per tre mesi il primo posto della classifica indies di Musica e Dischi e ha dato vita anche ad un remix HSL-R (2005).
Gli Assalti Frontali nel novembre 2006 si sono aggiudicati il PIMI (Premio Italiano per la Musica Indipendente), il riconoscimento organizzato dal MEI, Con “Mi sa che stanotte” (il manifesto cd 2006), imponendosi come miglior album 2006.

www.assaltifrontali.it
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