Immagina 2023 – Festival Internazionale del teatro di figura di Roma 2023
sabato 13 maggio ore 13/19
un evento ogni 30’
Principio Attivo Teatro (IT)
CASA MOBILE A PEDALI
piccolo viaggio poetico dove accadono cose
di e con Cristina Mileti e Francesca Randazzo
in collaborazione con CpK Lecce e Piero Di Silvestro, inventore a pedali
produzione Principio Attivo Teatro
età: dai 4 ai 99 anni
biglietto: intero 7 euro, ridotto 5 euro
durata: 20’
tecnica: teatro d’oggetti e narrazione – esperienza immersiva per 2 spettatori alla volta
per i bambini fino a 5 anni è richiesta la presenza di un adulto
Un’esperienza immersiva che avviene all’interno di una piccola casa di legno su ruote abitata da Olinca e Petrilla Giramondo, che pedalano in giro per il mondo alla scoperta di chi lo abita. La loro casa su ruote è un micromondo abitato da racconti segreti, atmosfere sospese, oggetti appartenuti ad altri, scambiati o ricevuti in regalo.
Casa Mobile a pedali è un’esperienza immersiva che avviene all’interno di una piccola casa di legno su ruote abitata da due personaggi: Olinca e Petrilla Giramondo. Il pubblico è invitato ad entrare in casa, scrigno evocatore della loro quotidianità. Olinka e Petrilla amano pedalare per il mondo alla scoperta di chi lo abita. Trasportano con un risciò la loro casa su ruote: un micromondo domestico abitato da racconti segreti, atmosfere sospese, oggetti appartenuti ad altri, scambiati o ricevuti in regalo. Casa Mobile è lei stessa voce narrante, custode di affetti e memorie, di incontri avvenuti durante i loro viaggi, pronta a raccontarli e a raccontarsi.
“L’idea prende spunto dalla nostra riflessione sull’importanza di custodire memorie e ricordi in un mondo che corre tanto veloce. Viviamo vite piene: di contenuti, di corse, di rumori, di idee lasciate a metà. Ma quanto di tutto questo si sedimenta in noi e diventa pensiero o ricordo? Oggi più che mai, sentivamo di meritarci un po’ di quiete, di intimità. La performance consegna al pubblico le fantasiose storie dei tre personaggi; ricordi che attraverso il racconto, rievocano atmosfere passate e suscitano curiosità nello spettatore. Un altro punto di nostro interesse riguarda la diffidenza per il non conosciuto; la nostra casetta, sebbene invitante, abbellita e decorata di tutto punto, si presenta con la porta aperta ma con le tende chiuse. Una chiara volontà di invitare i bambini a esplorare un ambiente sconosciuto, a entrare in contatto fisico con l’estraneo. Un luogo in cui potersi anche riconoscere in un continuo dialogo tra il “dentro” e il “fuori”: lo sguardo della voce narrante, si intreccia allo sguardo di chi la abita in quel momento. I bambini saranno invitati ad entrare in casa per iniziare il viaggio, visivo e tattile, guidato dalla voce narrante. Attorno a loro, oggetti misteriosi che li spingono verso l’immaginazione e l’immedesimazione. La voce suggerisce di mettersi in relazione con alcuni oggetti presenti in casa e di usarli seguendo le sue indicazioni; si crea così un rapporto di fiducia tra loro e l’ambiente che li ospita, di responsabilità e di autonomia. Una relazione intima tra i bambini e la casa.”