sabato 16 novembre ore 21
selezione dall’Opera di G. Bizet, in forma di concerto
interpreti Salvatore D’Alò baritono, Mario Leonardi tenore, Yasko Fujii soprano,
Maristella Mariani soprano, Antonio Maria Pergolizzi pianoforte
Carmen è un’opéra-comique in quattro quadri (così vengono chiamati da Bizet) o atti di Georges Bizet su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy. Tratta dalla novella omonima di Prosper Mérimée (1845), ne apporta delle modifiche salienti tra cui l’introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale. Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre habanera L’amour est un oiseau rebelle. La sua prima rappresentazione avvenne all’Opéra-Comique di Parigi il 3 marzo 1875. Inizialmente l’opera non ebbe grande successo così che Bizet, morto tre mesi dopo la prima rappresentazione, non poté vederne la fortuna.
Carmen è un’opera quanto mai attuale. La mancanza di rispetto verso la donna e in tutte le sue forme, è un concetto che negli ultimi anni si è riassunto con il neologismo ‘femminicidio’. Un fenomeno che come si vuol dimostrare con un opera che ne hanno lasciato un segno nella storia, è sempre esistito. Un momento ulteriore di riflessione sulla violenza sulle donne ma anche uno spunto per riflettere sulla violenza in generale, sia essa verso le donne, verso gli uomini o ancor di più aberrante verso i bambini e i più deboli della società.
Rassegna No More
No more, che vuol dire mai più: mai più violenza maschile sulle donne, mai più femminicidio, mai più discriminazione di genere. No more, dalla Convenzione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, è un grido spontaneo, che dopo i casi di femminicidio avvenuti nel Municipio X è diventato ancora più forte sul nostro territorio, e ha coinvolto associazioni, scuole, terzo settore e cittadini e cittadine.
La rassegna amplia il raggio dell’esperienza al femminino, al corpo e al ruolo femminile, alla lotta per l’emancipazione, alla tenacia della denuncia, al rapporto con l’universo maschile, attraverso proposte artistiche variegate, godibili ed estremamente intense, e momenti formativi e di confronto assembleare. Si racconteranno le donne e la differenza di genere attraverso la musica, il teatro, la conferenza buffa, la danza contemporanea, il cinema, la fotografia e le arti visive.
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