08/11/2025 Teatro

sabato 8 novembre ore 19 • teatro
Attori & Tecnici
PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI
da un padre a un figlio, la storia di Giovanni Falcone
liberamente ispirato al romanzo di Luigi Garlando
di Gianni Clementi
regia Stefano Messina
con Stefano Messina e Giacomo Messina
scenovideografia Salvo Manganaro
foto di scena Manuela Giusto
produzione Attori & Tecnici
acquista i biglietti: https://www.vivaticket.com/it/ticket/per-questo-mi-chiamo-giovanni/278302

Un racconto teatrale che ripercorre, attraverso lo sguardo di un bambino e la voce di un padre, la vita e l’eredità morale di Giovanni Falcone. Un’opera di teatro civile che spiega con linguaggio semplice ed efficace cos’è la mafia e come la si può combattere nella vita di tutti i giorni.


Giovanni è un bambino di Palermo. Per il suo decimo compleanno il papà gli regala una giornata molto speciale: una gita attraverso la città, per spiegargli come mai per lui è stato scelto proprio il nome Giovanni.
Tappa dopo tappa, nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie, le sconfitte, il tragico epilogo.
Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, è nel ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di complicità che ne avvolge le malefatte.
La mafia è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi, anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze.
Tratto dallo splendido romanzo di Luigi Garlando e adattato per la scena dalla vivida penna di Gianni Clementi, lo spettacolo ha la capacità di rivolgersi sia ad un pubblico di giovanissimi, sia a quanti hanno ancora vive negli occhi le tragiche immagini della strage di Capaci.
Un teatro civile che spiega con linguaggio semplice ed efficace cos’è la mafia e come la si può combattere nella vita di tutti i giorni. I fatti per essere meglio compresi non hanno bisogno solo della cronaca, hanno bisogno di essere raccontati. Lo spettacolo grazie alla capacità di saper comunicare e suscitare forti emozioni, rende viva la partecipazione e la commozione anche a chi quei fatti non li ha vissuti in prima persona. Un piccolo grande contributo per far camminare, come diceva Falcone, le idee di giustizia e libertà, nonostante gli uomini passino, sulle gambe di altri uomini.

Stefano Messina. Diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Socio della Compagnia Attori e Tecnici dal 1989, ha preso parte a tutti gli spettacoli prodotti tra cui: “Rumori fuori scena”, tutti diretti da Attilio Corsini. Ha lavorato inoltre con Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Lorenzo Salveti, Roberto Guicciardini, Andrea Camilleri, Paolo Ferrari, Glauco Mauri, Claudio Insegno, Gigi Proietti. Come regista ha firmato più di 20 regie tra le quali: “Cuori Pulp-itanti” di Ricci & Forte; “Camere da letto” di Alain Ayckbourn, “Pazzi” di Luigi Maccione (presentato al festival Les Italiens a Parigi), “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo, “Trappola per topi” di Agatha Christie, “Per questo mi chiamo Giovanni” di Gianni Clementi, liberamente ispirato al romanzo di Luigi Garlando, “Il Diavolo, certamente” di Claudio Pallottini tratto da Andrea Camilleri.

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