18/12/2016 - 19/12/2016 Danza

domenica 18 dicembre ore 18
lunedì 19 e martedì 20 ore 10 | teatro ragazzi – danza
Teatro delle Briciole
SHERLOCK HOLMES
concept Francesca Pennini
regia e drammaturgia Angelo Pedroni e Francesca Pennini / CollettivO CineticO
coreografie e partiture fisiche Francesca Pennini in collaborazione con gli interpreti
in scena Giulio Santolini, Daniele Bonaiuti,Roberto De Sarno
assistenza organizzativa Carmine Parise
costumi Titta Caggiati
luci e tecnica Emiliano Curà
realizzazione scene Paolo Romanini
produzione Teatro delle Briciole
nell’ambito del cantiere Nuovi Sguardi per un Pubblico Giovane
dagli 8 ai 13 anni

In scena un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà per analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni.


Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di Sherlock Holmes, che “il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare”. L’idea che guida le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima, giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo. Sherlock Holmes, il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili soluzioni. Nella sua sorprendente somiglianza con i meccanismi profondi della curiosità infantile, l’applicazione rigorosa e nello stesso tempo umoristica del metodo deduttivo è lo strumento di un viaggio di scoperta e investigazione di quel pezzo di mondo, di quel vero e proprio microcosmo, che è il teatro. Un viaggio che diventa esplorazione della relazione ambigua tra realtà e finzione, verità e apparenza, artificio tecnico e autenticità di emozione. Quella che si viene compiendo sulla scena, ‘teatro del crimine’ in una inedita accezione, è dunque una vera e propria anatomia in presa diretta, uno sguardo telescopico che si irradia sull’intero spettro del visibile e del sensibile. L’analisi clinica e interattiva di un campione del pubblico (lo spettatore non è forse parte integrante dell’accadimento teatrale?), convive allora con lo smontaggio e il rimontaggio della creazione artistica, innescando una riflessione sull’arte performativa e la sua relazione con la vita. La pluralità delle ipotesi ricostruttive dei movimenti coreografici di uno spettacolo, a partire dagli indizi lasciati sulla ‘scena del delitto’, si traduce in un vertiginoso atlante concentrato della danza, dal minimal alla contact improvisation, dalla metal al musical, perché il linguaggio del corpo ha estensione infinita, come infinito e aperto è il catalogo delle ipotesi sul mondo, se si parte dalla sua osservazione analitica. Tecnica e immaginazione si sorreggono a vicenda. Il teatro è metafora della immaginazione umana e della vita stessa, universo espressivo totale e complesso, di cui non si tralascia nulla, neanche il versante spaziale-costruttivo, così ricco di aspetti carichi di potenzialità, quando si possieda un occhio ricco di acume investigativo. Così, l’occhio di una telecamera, moderno erede della lente di Sherlock Holmes, nella sua assoluta libertà di indagine scruta, analizza, rielabora tutti i recessi dello spazio-mondo: persone e oggetti, spettatori e proiettori, costumi e note di regia, e non si preoccupa di superare le pareti del teatro per puntare sulla vita là fuori che continua a scorrere, o di farsi strada dietro le quinte. Perché “le cose ovvie di cui è pieno il mondo”, se osservate, guardate, scrutate, possono dirci qualcosa di nuovo, rivelare un volto segreto.

collettivocinetico
CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed é diretta della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga la natura dell’evento performativo e ne discute i meccanismi con formati al contempo ludici e rigorosi che ibridano coreografia, teatro e arti visive. CollettivO CineticO è compagnia residente stabile presso il Teatro Comunale di Ferrara e all’oggi ha prodotto 34 creazioni ricevendo numerosi premi tra cui: Jurislav Korenić Award Best Young Theatre Director; Premio Rete Critica 2014 come miglior artista 2014; Premio Danza & Danza 2015 a miglior coreografa e interprete, nomination premi UBU miglior performer under 35; Premio Hystrio Iceberg 2016; Premio MESS al BE Festival di Birmingham 2016.

Nel 2015 il Teatro delle Briciole è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come Centro di Produzione. È una decisione che avalla anche simbolicamente una progressiva trasformazione dell’identità del Teatro delle Briciole, che negli ultimi anni si è venuta esprimendo in percorsi sempre più nuovi e diversificati di collaborazione e relazione con gli artisti, con gli spettatori, con il territorio. Produzioni realizzate a Parma che girano in Italia e all’estero, convivono con creazioni che nascono per un’iniziativa specifica, come un festival o un progetto speciale, o che si rivolgono alla comunità. La relazione con la città si esprime attraverso la realizzazione di iniziative strutturate e continuative nello spazio storico del Teatro al Parco, dalle stagioni teatrali alle proposte formative rivolte a tutti i pubblici, e attraverso l’ideazione di progetti speciali come S-Chiusi, l’itinerario con cui il teatro ha riportato la vita negli spazi abbandonati dalle attività commerciali del centro storico. Le scelte strategiche degli ultimi anni si sono caratterizzate significativamente per la volontà di avviare collaborazioni con artisti di spicco provenienti da esperienze e percorsi diversi e per la propensione contestuale a favorire e coltivare l’emersione di nuove individualità artistiche. Seguendo questa linea di sviluppo il Teatro delle Briciole ha promosso un deciso rinnovamento nel linguaggio e nei contenuti delle produzioni di teatro per le giovani generazioni. È nata così l’esperienza dei cantieri, veri e propri contesti’ produttivi, mobili ma unitari nell’accogliere più progetti spettacolari dentro una parola chiave unificante. È il caso del cantiere “Nuovi sguardi per un pubblico giovane”, costruito attorno all’idea dell’affidamento progettuale ad artisti e gruppi del teatro di ricerca con la finalità di un confronto tra teatro ragazzi e nuovo teatro. Ed è il caso del cantiere “Custodi nuovi talenti”, ideato con lo scopo di sostenere giovani artisti cresciuti nella ‘officina’ del Teatro delle Briciole, per accelerare e favorire la nascita di nuove produzioni rivolte al pubblico giovane, da loro ideate e dirette per la prima volta.

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