Immagina Festival 2023

venerdì 12 maggio ore 9
Compagnia Walter Broggini | Teatro Invito (IT)
LEAR E IL SUO MATTO
dramma per attore e burattini
da William Shakespeare
di e con Luca Radaelli e Walter Broggini
figure e scene Walter Broggini
costumi figure Elide Bologninl e Graziella Bonaldo
luci Graziano Venturuzzo
musiche PAD Trio (Profeta, Aliffi, D’Auria)
grafica Elena Scolari
co-produzione Compagnia Walter Broggini, Teatro Invito

età: dai 12 anni in su
durata: 60’
tecnica: burattini, attori

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Re Lear di Shakespeare si presenta in una versione inedita ambientata in una baracca di burattini, dove il protagonista è un attore alle prese con i suoi fantasmi di legno. La pièce trae ispirazione dal teatro popolare, dalla farsa e dal teatro dei burattini, per esplorare la tematica della follia e dei contrasti nella tragedia shakespeariana.


Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Nella sua tragedia forse più cupa, Re Lear (scritta, tra l’altro, proprio a seguito di un’epidemia di peste che aveva tenuto chiusi i teatri londinesi per più di sei anni), Shakespeare toglie allo spettatore ogni certezza, ogni punto fermo. Il Re dialoga con il suo matto e non si capisce chi dei due è il matto. I figli apparentemente buoni sono cattivi e viceversa. Tutto è permeato di black humour. Malgrado la famosa battuta “La maturità è tutto”, i personaggi reagiscono in modo infantile, sembrano quasi burattini nelle mani del destino: “Come mosche tra le mani di ragazzini crudeli noi siamo per gli dèi”. Perciò gli autori hanno trasformato la scena elisabettiana in una baracca di burattini: Re Lear è un attore in carne e ossa che ha a che fare con i suoi fantasmi scolpiti nel legno. In Italia si tende a dare ai burattini l’etichetta di “teatro per bambini”, dimenticandosi l’origine rituale e demoniaca delle maschere (Arlecchino, Brighella) e l’aspetto inquietante di alcuni personaggi del teatro di figura (Punch, Don Cristobal, Kašpárek…).

Walter Broggini (burattinaio che ha girato tutta Europa col suo spettacolo di teatro di figura per adulti “Solo”) incontra Luca Radaelli (attore che già si è cimentato con “Macbeth Banquet” in un teatro scespiriano con oggetti) per dare vita a un Re Lear che trae linfa dal teatro popolare, dalla farsa, dal balletto indemoniato delle teste di legno. Brighella si identifica con il cattivo, il bastardo Edmund, il lombardo Pirù si appropria delle caratteristiche del Fool e del fedele Kent per accompagnare Lear nel percorso che lo porterà solo con la follia a essere saggio, così come, parallelamente, il deuteragonista Gloucester solo con la cecità riuscirà a vedere. In questa razza di mondo dove “i pazzi i guidano i ciechi”.



Compagnia Walter Broggini

Compagnia Walter Broggini
Walter Broggini è burattinaio, regista e formatore. Inizia il suo percorso nel mondo del teatro di figura nel 1981; nell’estate ’85 partecipa ai corsi di Francis Jolit, Alain Roussel e Philippe Genty presso l’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézières (Francia). Nel 1986 nasce ufficialmente la Compagnia Walter Broggini, inizialmente composta da burattini, marionette e un animatore solista; il lavoro di creazione teatrale si è poi arricchito, negli anni, grazie alla preziosa collaborazione con altri artisti, attori e musicisti. Il percorso teatrale della Compagnia ha accostato, nel tempo, una ricerca drammaturgica rivolta a un pubblico adulto a spettacoli adatti al pubblico di tutte le età con la commistione di burattini, marionette e teatro d’attore. Un ulteriore filone di ricerca, orientato all’innovazione degli stilemi del teatro popolare classico dei burattini, si è incentrato attorno al personaggio Pirù: figura creata ex-novo nel 1987 con caratteri ispirati a quelli di alcune tra le più importanti maschere della tradizione burattinesca italiana ed europea e intorno alla quale si è via via costruito un vero e proprio piccolo repertorio di storie originali. La Compagnia Walter Broggini ha partecipato alle rassegne e ai festival italiani di teatro di figura più importanti ed è stata invitata a presentare i suoi spettacoli in Austria, Belgio, Brasile, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera e Turchia. Il repertorio della Compagnia ha ricevuto diversi riconoscimenti: 2018, Premio Rodari per Il Teatro, Lucciole e Lanterne 15°Festival Nazionale del Teatro Ragazzi, Roma; 2016, Sirena d’Oro, (alla carriera), 41° Festival internazionale dei burattini e delle figure “Arrivano dal Mare!”, Gambettola (FC); 2010, Il castello incantato, (alla carriera), 12° Festival Internazionale di Teatro con figure, Locarno, Svizzera; 2003, Campogalliani d’Oro, miglior burattinaio dell’anno, Fiera Millenaria, Gonzaga (Mn); 2002, Il Tagliere del Sangiacomo Puppets Festival, miglior compagnia nazionale 2002, Festival Internazionale del Teatro di Figura in Provincia Granda, Sangiacomo di Roburent (CN); 2000, La luna d’argento, (alla carriera), Festival Internazionale del Teatro di Figura, S. Miniato (PI); 1998, La Marionetta d’oro, Mittelfest-Burattini e Marionette nelle Valli del Natisone, S. Pietro Natisone (UD); 1992, Fauno d’Oro, Premio Nazionale Silvano D’Orba (AL); 1991, Fauno d’Argento, Premio Nazionale Silvano D’Orba (AL); 1988, Diploma della giuria, 21° P.I.F. Festival Internazionale delle Marionette, Zagabria, Croazia. Oltre alla messa in scena dei propri lavori, Broggini collabora all’allestimento e alla regia degli spettacoli di altre compagnie professionali; a ciò si accompagna anche un continuativo percorso di ricerca e formazione rivolto agli adulti sulle specificità e potenzialità dei burattini e delle marionette impiegati in ambito educativo, riabilitativo e sociale, con workshop, corsi e seminari in Italia e all’estero. A completare le attività si aggiunge un percorso prettamente culturale di ricerca e divulgazione attorno ai più diversi ambiti del Teatro di Figura, con l’ideazione e la realizzazione di progetti espositivi, la pubblicazione di testi e la cura di collane editoriali specificamente dedicate a questo settore teatrale.

Luca Radaelli

Luca Radaelli, nato a Lecco il 29 maggio 1959, nel 1985 si laurea in Lingue e Letterature Straniere all’Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo “Peter Brook e A Midsummer Night’s Dream”; la sua formazione teatrale si deve a una serie di esperienze laboratoriali con Renzo Vescovi, Yves Lebreton, il Teatr Laboratorium di Wroclaw, Eugenio Barba, Ludwik Flaszen, Gabriele Vacis, Giuseppe Manfridi; in qualità di regista e drammaturgo dirige la compagnia Teatro Invito dal 1989, firmando gli spettacoli “Sogno andaluso”, “Carillon”, “A quel tempo” (finalista Premio Scenario 1991), “I racconti di Giuan Candela”, “Ti ricordi di Nuvola Rossa?” (Segnali 1994), “Il Partigiano J.” (Segnali 1996, selezione Stregagatto 1997), “Adamo & Eva, lezioni d’amore” (Segnali 1997), “Il racconto dei Promessi Sposi” (Segnali 1998, Menzione Speciale della Giuria al Premio ETI/Stregagatto 1998), “Hansel e Gretel” (Segnali 2000, Miglior Spettacolo Festival Mediterraneo Ben Arous 2001), “Il bosco di Macbeth” (Segnali 2001), “Ulisse” (Segnali 2002, premio festival Mostagem 2002), “La fiaba dello straniero”, “Addio Adda addio”, “La cena in scena” (Segnali 2004), “Senza paura”, “La leggenda dell’uomo selvatico” (Segnali 2006), “Racconti di contorno”, “La colonna infame”, “Cappuccetto blues” (Segnali 2011) che hanno partecipato a numerose rassegne a livello nazionale; cura la regia di “Storia tutta d’un fiato” della Compagnia Albero blu, premio Otello Sarzi 2006 e premio Città di Lugano 2006; cura la regia e la traduzione in spagnolo e catalano di “Hansel i Gretel”, che debutta alla Fira de Tarrega 2002, con la compagnia La vacacosmica di Lerida (Spagna), che colleziona più di 300 repliche in tutta la Spagna, e “Pinotxo bric à brac” con la Compagnia Zum Zum Teatre (Segnali 2007), e di “Moby Dick” con Remoreu Teatre; cura la regia de “L’eccezione e la regola” di B.Brecht e del “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shakespeare per la Compagnia di Brusio (Svizzera); cura la regia de “Il ventaglio” di Goldoni, “Antigone” di Sofocle per la Compagnia di Poschiavo (Svizzera), nonché i festeggiamenti per la nomina del Trenino rosso del Bernina a patrimonio dell’Unesco; cura la regia di “Fibonacci à Bougie” del Théatre Regional de Bejaia (Algeria) nell’ambito del programma per la Capitale Culturale del mondo arabo; ha partecipato a tournée in Francia, Germania, Svizzera e Malta, nonché a Festival Internazionali in Algeria, Croazia, Austria, Turchia, Tunisia, Armenia e Rep.Pop. di Cina; ha condotto diversi laboratori sul lavoro drammaturgico dell’attore e sul teatro di strada all’Università degli Studi di Milano, all’Associazione di Cultura Popolare di Balerna (Svizzera), alla Carte Jeunes di Lugano, all’Università di Palermo, al Festival “Filo d’Arianna” di Belluno, al Festival “FestTeatro” di Tirano, per la Provincia di Piacenza; ha partecipato con il testo “Pesche miracolose” all’edizione 2003 di “Trame d’autore” e con il testo “Prima o poi cadrà la pioggia” al progetto “La fabbrica dell’uomo” organizzati dall’Outis a Milano; ha condotto un laboratorio all’Istituto di italianistica dell’Università di Cambridge (UK) nel 2001; ha partecipato come relatore al Convegno “Théatre et imaginaire des enfants” al Festival di Boumerdès (Algeria); ha partecipato come relatore a Convegni sul Teatro Ragazzi a Lecco, Como, Pavia, Lugano, Udine, Belluno; ha condotto diversi laboratori con ragazzi e giovani delle scuole medie e medie superiori di Lecco, nonché corsi di aggiornamento per insegnanti in Provincia di Lecco, Sondrio, Milano; ha condotto un corso di aggiornamento per attori sulla drammaturgia per la Provincia di Piacenza nel 2007; nel 1992 è stato curatore del progetto “I luoghi della memoria” per il Comune di Lecco; ha collaborato con i Musei Civici di Lecco a un progetto pluriennale sul teatro in relazione alla didattica museale, dirigendo le azioni “I promessi sposi nei luoghi dei promessi sposi”, “Dalla rievocazione all’indagine storica. 1945/95”, “Visita teatrale a Casa Manzoni”; ha collaborato anche con il Centro Studi Manzoniani per la “Visita teatrale a Casa Manzoni” a Milano; è stato co-direttore del Festival Campsiragoteatro nel 1996 e 1997, partecipando, per la drammaturgia, al progetto “Il paese dei Vinti” (co-produzione delle compagnie Teatro Invito, Teatro Città Murata, Teatro La Ribalta, Erbamil e Tangram); è stato direttore artistico della Rassegna “Fatti portare dalla mamma” dal 1992 al 1997 e dal 2001 sino ad oggi , della Rassegna “Comici spaventati guerrieri” dal 1992 al 1996, della Rassegna “Posto Unico” della Provincia di Lecco nel 1998, della rassegna “Biblos/Ethnos/Teatro Giovani” 1999/2000, nonché consulente di diverse rassegne comunali; ha partecipato come giurato alle selezioni per Segnali della Regione Lombardia nel 1994, alle selezioni del Premio Scenario 1997 e 1999, e alle selezioni del Premio ETI/Stregagatto 1998 e 1999; è stato direttore artistico della Rassegna “Teatro Ragazzi” della Provincia di Sondrio dal 1994 al 2000; è direttore artistico del Festival “Le valli del teatro” dal 2001; è stato direttore artistico del progetto europeo “La montagna incantata”, festival di spettacoli dedicati alla montagna nel 2003/2004; è stato vice-Presidente dell’Associazione Teatro per l’Infanzia e la Gioventù (sezione italiana della Association Internationale du Théatre pour l’Enfance et la Jeunesse, Assitej) dal 1996 al 2006- ha partecipato come delegato italiano al Congresso Mondiale di Rostov-na-Donu in Russia nel 1996 e di Tromso in Norvegia nel 1999; è ideatore e direttore artistico del Festival di Teatro Popolare di Ricerca “L’ultima luna d’estate” nella Brianza lecchese, il più importante Festival teatrale estivo in Lombardia, dal 1998 (15° edizione); è attore solista nello spettacolo “Una questione di vita e di morte”, scritto in collaborazione con Beppino Englaro, in tournée dal 2009 e nello spettacolo “In capo al mondo – in viaggio con Walter Bonatti”, in tournée dal 2013.

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