17 Maggio ore 21
18 Maggio ore 17 / Teatro
Roberta Lidia De Stefano/Maria Vittoria Bellingeri
KASSANDRA
Una Kassandra fluida, immigrata, puttana, divertente e spudorata che rivendica e usa il corpo come strumento di lotta. Con la strafottenza dei visionari, Kassandra “la straniera” accoglie il pubblico, lo tenta, lo seduce e a lui dona tutta l’anima raccontandosi senza filtri, in un monologo sulla tragicità dei nostri tempi, ma sempre capace di ironizzare sul presente. Una ricerca che, attraverso la sovrapposizione e la mescolanza di finzione e verità, ‘Storia’ e racconto individuale, si riversa in primo luogo sul linguaggio, sulla sperimentazione di strumenti espressivi in grado di restituire la complessità del nostro tempo.
Una riscrittura contemporanea dell’antico mito di Cassandra ad opera del regista Sergio Blanco che nel 2008 significativamente proprio ad Atene, in piena crisi economica, si cimenta con un’opera travolgente. La sua Kassandra non è una vittima, non è un relitto. È una principessa strappata alla propria terra dagli achei che la usano come un oggetto e da cui lei si fa usare con dignità e consapevolezza, cercando di tirare fuori dalla propria tragedia almeno un po’ di piacere. In fuga dalla guerra di Troia, è una migrante senza casa che vive in una macchina e cerca di sopravvivere, vendendo le sigarette e il suo corpo.
“Dare ascolto a Kassandra significherebbe assumersi il rischio di abbandonare il pensiero comune, ci imporrebbe di agire fuori dalle comode logiche di potere da salotto. Kassandra chiama dunque ad un agire coraggioso, pericoloso, autentico, che costa fatica. Il suo aver deciso di “esserci” è scelta drammatica, importante, rischiosa. La sua potenza sta nel suo essere testimonianza”. Maria Vittoria Bellingeri
Il lavoro di Blanco/Belligeri/De Stefano nasce dall’incontro delle due artiste italiane con il drammaturgo durante un seminario al LAC di Lugano, e dalla successiva determinazione delle due di chiedere a Blanco di poter lavorare sul suo testo per un allestimento che, pur rispettandone l’impianto, avesse qualche grado di libertà e la facoltà di adattamento della parola, ai fini di una resa scenica in linea con le intenzioni artistiche specifiche, per porre l’enfasi su un luogo d’azione diverso da quello originariamente pensato. Blanco ha concesso questa licenza di manipolazione, considerandone la fedeltà sostanziale.
Le parole lasciano spazio anche al coinvolgimento vorticoso del corpo, accompagnato dalla partitura musicale di De Stefano, che passa dal ballad pop al lirismo del verso greco fino ad arrivare alla techno.
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Sergio Blanco drammaturgo e regista teatrale franco-uruguaiano. Dopo aver studiato filologia classica, decide di dedicarsi interamente alla scrittura e alla regia teatrale. Le sue opere hanno vinto diversi primi premi, tra cui il Premio Nazionale di Drammaturgia dell’Uruguay, il Premio di Drammaturgia del Comune di Montevideo, il Premio del Fondo Nazionale del Teatro, il Premio Florencio come miglior drammaturgo, il Premio Internazionale Casa de las Américas e il Premio del Teatro come miglior testo in Grecia. Nel 2017 e nel 2021 ha ricevuto il British Award Off West End a Londra, rispettivamente per Tebas Land e poi per L’ira di Narciso. Il suo lavoro entra nel repertorio della Comedia Nacional de Uruguay nel 2003 e nel 2007 con le sue opere .45′ e Kiev. Le sue opere sono state pubblicate ed eseguite in diversi paesi. In Italia i suoi testi sono pubblicati da Cue Press.
Crediti
di Sergio Blanco
con Roberta Lidia De Stefano
regia scene e costumi Maria Vittoria Bellingeri
disegno luci Andrea Sanson
musiche originali Roberta Lidia De Stefano
produzione ERT- Teatro Nazionale
foto Serena Serrani
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Biglietti
Intero €15 – Ridotto €12 – Ridotto accademie €10 – Ridotto promozione / gruppi di10o più persone €8
Per info e prenotazioni
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