26/11/2013 - 27/11/2013

domenica 24 novembre ore 18,00
martedì 26 e mercoledì 27 novembre ore 10,30

Ingresso 5 euro

dei f.lli Zacchini
con Francesco Rotelli e Luca Zacchini

Anno 2012. Un’altra fine del mondo. Prima di questa già molte se n’erano annunciate.

Per tutte queste Fini ci sono troppi pochi Inizi. Ecco perché, proprio in quest’anno, un nuovo mazzo di carte viene alla luce per dare alla luce un mondo diverso. 52 carte in tutto. 12 carte raffigurano in sequenza come questa storia si svolse. Le altre 40 sono suddivise in: animali, uomini e oggetti. Su questa storia che non ha memoria, il ricordo va creato. Non in un libro quindi, ma in delle carte da giuoco sta scritta e si vede, la nuova storia del nuovo inizio del nuovo mondo.
C’è chi dice che l’uomo fu fatto plasmando la creta, chi invece lo vede discendente di scimmia, chi si domanda se sia l’unico a esistere o perché sia proprio qua. Io invece vi dico che è ben altra la verità. Che una storia che trovai disegnata, la spiega per filo e per segno.

 

La storia di un uovo più solo e sodo, che cadde d’un colpo su un mucchio di terra. La Terra.
In terra a quei tempi  più solo dell’uovo, un pelo si ergeva.
Un botto.
Grande come quello di un uovo gigante che s’infrange sul suolo.
Il guscio scoppiò, il tuorlo si cosse, l’albume si perse in nuvole bianche.
Il giallo dell’ uovo splendeva nel cielo e mentre cresceva, cresceva anche il pelo.
Un pelo solo.
Di come divenne lo stelo di un fiore mai visto che faceva sbocciare occhi pronti a guardare le proprie foglie arrossire mentre diventavano bocche ancora non so.
Ma ho visto quel fiore scosso dal vento distribuire i suoi frutti a mucchi nel cielo.
Da lì un altro mistero.
Di come quei pezzi si siano accordati nel voler diventare questo, quello e quell’altro.
Un pesce, un uccello, un cane o un gatto e di più.

Per il resto, domande rimangono a fiotti e alcune si fermano lì, su quel punto interrogativo che gobbo e ricurvo non lascia passare. Domande che a noi piaccion di fare per capirci sempre di più. A tante si trova risposta, ognuno la sua, o una per tutti. Le altre magari anche senza potere ci viene di farle e va bene così.

È nato prima l’uovo o il pelo

 

Gli Omini sono una compagnia teatrale nata nel 2006 con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Da questo prende forma il progetto Memoria del Tempo Presente, che prevede la costruzione degli spettacoli tramite settimane d’indagine territoriale e interviste, creando eventi unici, che debuttano e muoiono a ogni data. Primo spettacolo di memoria del tempo presente è CRisiKo!, finalista del premio Scenario 2007, assume una forma fissa dopo un anno di indagini su piccoli comuni d’Italia. Nel 2008 Gli Omini debuttano con Gabbato Lo Santo, secondo spettacolo del progetto, finanziato da Fondazione Toscana Spettacolo e vincitore del Premio del Pubblico alconcorso Giovani Realtà dell’Accademia Nico Pepe.

Nel 2009 viene allestito Gabbato Lo Sound, versione rock & roll di Gabbato lo Santo realizzata col gruppo Il Maniscalco Maldestro, coprodotto da Volterra Teatro; 7Novembre2008-un disarmante spettacolo pacchiano, coprodotto dal Kilowatt Festival in collaborazione con Armunia e l’Arboreto di Mondaino.
Sempre nel 2009, per la prima volta debutta TAPPA, terzo spettacolo del progetto Memoria del Tempo Presente, che continua a debuttare, girando ancora l’Italia e cambiando totalmente ad ogni replica.
Tra il 2010 e il 2011 Gli Omini lavorano alla stesura del libro “Il pesce spada non esiste-interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente”, edito da Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Dal libro nasce la lettura-spettacolo “Il pesce spada non esiste”. L’intera compagnia partecipa a “Sogno d’una notte d’estate” di Massimiliano Civica, prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria e da Roma Europa Festival.
A fine 2011 il gruppo stroppia, apre la Casamatta e la Casamatta apre il gruppo. Casamatta è un progetto teso a proteggere le individualità di ogni singolo componente per accrescere il lavoro del collettivo. E intanto la formazione cambia, dal gruppo esce Riccardo Goretti. Gli Omini rimangono in tre ed escono tre spettacoli L’Asta del Santo, L’uovo e il pelo e Io non sono lei.
Nel 2012 parte il giro di Capolino, nuovo progetto d’indagine, rivolto al coinvolgimento di giovani, coprodotto dalla Cooperativa Sociale Coop21 e dalla Regione Toscana.

Siamo tutti soli, siamo tutti diversi, siamo tutti Omini
Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini