03/05/2014 - 04/05/2014

sabato 3 maggio 2014 ore 21,00
domenica 4 maggio 2014 ore 18,00

dal romanzo di Elsa Morante

Lettura scenica con | Iaia Forte
Elaborazione drammaturgica | di Iaia Forte e Carlotta Corradi
Musiche di | B.Adamson, D.O’Halloran, C.Evora, Beethoven, Antony and the Johnsons
Immagini di | Giovanni Frangi

Quando ho letto la prima volta L’Isola Di Arturo ero molto giovane. I personaggi erano così vivi che mi sembrava di averli accanto, di sentire il loro calore nella stanza in cui leggevo. Quando in età adulta, già innamorata della Morante, ho deciso di rileggerlo, ho compreso cose che da piccola non riuscivo a capire, ma ho sentito che la memoria “fantastica” della prima lettura era rimasta intatta, e che questo libro, per me, avrebbe incarnato per sempre l’adolescenza. Procida, nel romanzo, è come l’anima di Arturo, un luogo incantato e innocente, che verrà abbandonato dal protagonista nell’età in cui si abbandona la propria infanzia. L’Isola e Arturo sono quindi lo stesso corpo, selvatico e denso, sono l’infanzia e l’innocenza, e il romanzo racconta magnificamente quel “rito di passaggio” da un età all’altra così traumatico per tutti noi. Ho deciso di lavorare su questo romanzo per il piacere di comunicare una lingua così bella, e per passare del tempo in compagnia di “Quell’isola”, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale dell’immaginazione.