24/10/2021 - 07/12/2021 Incontro, letteratura

TBQLetteraturaDuemila

Incontri con gli autori e le autrici del nostro tempo.

a cura di Francesca De Sanctis

in collaborazione con Biblioteche di Roma

Una piccola rassegna letteraria per parlare di letteratura contemporanea, di nuovi scrittori e nuove scrittrici che raccontano i nostri giorni. Parleremo di un romanzo al mese per scavare nelle nuove forme di scrittura degli anni Duemila, scritture che tratteggiano personaggi attualissimi e si interrogano su ciò che ci sta accadendo: pezzi di storie dimenticate, eventi di ieri che ancora parlano, verità nascoste o semplicemente storie che dicono di noi.

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PROGRAMMA

Domenica 24 ottobre

ore 17.00

Incontro con Valerio Callieri, autore di “È così che ci appartiene il mondo” (Feltrinelli)

A vent’anni dal G8 Valerio Callieri racconta una storia vera, la sua. A mezzogiorno del 21 luglio 2001 viene arrestato e rinchiuso nella caserma di Bolzaneto. Dalla cella assiste ai pestaggi e alle minacce di stupro. E sente le risate sormontare le grida. Perché aspettare tanto? Perché ci sono domande che richiedono molte stagioni. Nelle risate di Bolzaneto, sottofondo feroce e sinistro del racconto autobiografico di Callieri, già risuonava l’onda lunga che avrebbe portato la nuova destra, la risata dell’angelo restauratrice dell’ordine e, soprattutto, quella del diavolo che lo sovverte. L’ordine da restaurare è quello del vecchio Occidente bianco che spadroneggia nel mondo. L’ordine da sovvertire è quello nato a Seattle nel 1999, un’atipica manifestazione che fermò la Wto e infiammò il mondo. Da decenni non esisteva un movimento politico globale, capace di lottare per un altro mondo possibile. Cosa resta di un evento epocale che, al prezzo di una violenza disumana, ha aperto la strada ai movimenti che conosciamo oggi, fino a Greta Thunberg? Ci sono domande sulla violenza e sulla giustizia che dopo vent’anni sono ancora lì, senza risposta.

Valerio Callieri è nato a Roma nel 1980. Ha scritto e diretto il documentarioI nomi del padre. Vive a Ciampino, al margine del raccordo anulare e degli aerei in decollo. Feltrinelli ha pubblicato Teorema dell’incompletezza (2017), vincitore del Premio Italo Calvino.

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Mercoledì  17 novembre

ore 19.00

Incontro con Maria Pia Ammirati, autrice di “Vita ordinaria di una donna di strada” (Mondadori)

Esiste una verità davanti ai nostri occhi che oramai tendiamo a dimenticare, o a considerare normalità: la presenza costante nelle nostre città e nel nostro tessuto culturale delle prostitute. Un problema su cui non si riflette più molto perché, semplicemente, non crea più scandalo. Nel nostro Paese, uno dei principali problemi è la bassa carcerazione per chi pratica la tratta degli esseri umani, anche in virtù di una sorta di “esternalizzazione” delle vittime, che provengono principalmente dall’Africa e dall’Europa dell’Est. In generale, i Paesi europei con il maggiornumero di vittime sono il Regno Unito, la Francia, l’Italia, i Paesi Bassi e la Germania. Ed è proprio in Germania che, al termine di un percorso di vita duro e doloroso, giunge Nadia, la protagonista di “Vita ordinaria di una donna di strada” di Maria Pia Ammirati: una storia di orrore quotidiano che l’autrice denuncia attraverso il suo nuovo romanzo.

Maria Pia Ammirati, dopo gli esordi con due saggi di critica letteraria, ha pubblicato i romanzo I cani portano via le donne sole(Empiria, 2001, entrato nella dozzina del premio Strega),Un caldo pomeriggio d’estate(Edizioni Cadmo, 2005), Se tu fossi qui (Cairo, 2011, premio Selezione Campiello, premio Selezione Rapallo e premio Procida), Le voci intorno (Cairo, 2012), La danza del mondo(Mondadori, 2013) e Due mogli. 2 agosto 1980(Mondadori, 2017). Nata in provincia di Napoli, vive da tempo a Roma e lavora in Rai.

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Martedì  7 dicembre

ore 19.00

Incontro con Simone Nebbia, autore di “Rosso Antico” (Giulio Perrone Editore)

È un sabato mattina dell’inverno più freddo degli ultimi cinquant’anni quando il professor Luca Salomè si sveglia a casa da solo: sua moglie è partita per andare a trovare i nipoti in montagna e anche lui sta per iniziare un viaggio. Gli basta indossare il maglione rosso della sua gioventù per ridestare tutto di quegli anni: vecchie amicizie, antiche passioni e la fiamma politica che resiste malgrado la stanchezza. Il tentativo di risalire il flusso del tempo lo porta fuori città, proprio mentre il centro viene occupato da giovani manifestanti universitari, alla ricerca di interlocutori e di risposte. Le due generazioni finiscono per incontrarsi, per davvero e per metafora, sui binari della stazione centrale. Rosso antico è il tentativo di interrompere il festeggiamento ostinato del Sessantotto. Cinquant’anni dopo, tondi come il numero diventato leggenda, racconto e barzelletta, Luca Salomè ritroverà sé stesso negli occhi, nel cuore, nella passione di un giovane scrittore: per uno che segue la corrente, uno che la risale.

Simone Nebbia è cantautore, scrittore e critico teatrale. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo album. È animatore del quotidiano online di informazione teatrale www.teatrocritica.net; suoi testi e articoli sono apparsi su quotidiani (la Repubblica), periodici e raccolte saggistiche (minima&moralia,il lavoro culturale). Nel 2013 è coautore del volume Declino del teatro di regia (Editoria & Spettacolo, di Franco Cordelli, a cura di Andrea Cortellessa). Ha collaborato con il programma Terza Pagina di Rai Scuola.


Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 

Info e prenotazioni tel 06 69426222, biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it 

 NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass, dai 12 anni in su, secondo le normative covid 19 vigenti.

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illustrazione Laura Riccioli

progetto grafico BigSur