Immagina 2023 – Festival Internazionale del teatro di figura di Roma 2023

giovedì 11 maggio ore 10.30
LEAR E IL SUO MATTO
dramma per attore e burattini

Compagnia Walter Broggini | Teatro Invito (IT)
da William Shakespeare
di e con Luca Radaelli Walter Broggini
figure e scene Walter Broggini
costumi figure Elide Bologninl e Graziella Bonaldo
luci Graziano Venturuzzo
musiche PAD Trio (Profeta, Aliffi, D’Auria)
grafica Elena Scolari
co-produzione Compagnia Walter Broggini, Teatro Invito

età: dai 12 anni in su 

biglietto: intero 7 euro, ridotto 5 euro
durata: 60’
tecnica: burattini, attori

Re Lear di Shakespeare si presenta in una versione inedita ambientata in una baracca di burattini, dove il protagonista è un attore alle prese con i suoi fantasmi di legno. La pièce trae ispirazione dal teatro popolare, dalla farsa e dal teatro dei burattini, per esplorare la tematica della follia e dei contrasti nella tragedia shakespeariana.


Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Nella sua tragedia forse più cupa, Re Lear (scritta, tra l’altro, proprio a seguito di un’epidemia di peste che aveva tenuto chiusi i teatri londinesi per più di sei anni), Shakespeare toglie allo spettatore ogni certezza, ogni punto fermo. Il Re dialoga con il suo matto e non si capisce chi dei due è il matto. I figli apparentemente buoni sono cattivi e viceversa. Tutto è permeato di black humour. Malgrado la famosa battuta “La maturità è tutto”, i personaggi reagiscono in modo infantile, sembrano quasi burattini nelle mani del destino: “Come mosche tra le mani di ragazzini crudeli noi siamo per gli dèi”. Perciò gli autori hanno trasformato la scena elisabettiana in una baracca di burattini: Re Lear è un attore in carne e ossa che ha a che fare con i suoi fantasmi scolpiti nel legno. In Italia si tende a dare ai burattini l’etichetta di “teatro per bambini”, dimenticandosi l’origine rituale e demoniaca delle maschere (Arlecchino, Brighella) e l’aspetto inquietante di alcuni personaggi del teatro di figura (Punch, Don Cristobal, Kašpárek…).

Walter Broggini (burattinaio che ha girato tutta Europa col suo spettacolo di teatro di figura per adulti “Solo”) incontra Luca Radaelli (attore che già si è cimentato con “Macbeth Banquet” in un teatro scespiriano con oggetti) per dare vita a un Re Lear che trae linfa dal teatro popolare, dalla farsa, dal balletto indemoniato delle teste di legno. Brighella si identifica con il cattivo, il bastardo Edmund, il lombardo Pirù si appropria delle caratteristiche del Fool e del fedele Kent per accompagnare Lear nel percorso che lo porterà solo con la follia a essere saggio, così come, parallelamente, il deuteragonista Gloucester solo con la cecità riuscirà a vedere. In questa razza di mondo dove “i pazzi i guidano i ciechi”.