09/02/2017 - 10/02/2017 Laboratorio

giovedì 9 e venerdì 10 febbraio ore 15/18 | laboratorio teatro
L’ATTORE E IL SUO DOPPIO
a cura di Teatrino Giullare
costo: 10 euro al giorno

Laboratorio a cura di Teatrino Giullare, incentrato sui rapporti teatrali tra ‘parola, umano e artificiale’.


l’attore, la voce, la maschera, i limiti, la parola
esercizi di indagine sul valore della parola e sul rapporto tra parola scritta e parola immaginata: dal frammento di un testo alle questioni di interpretazione e immaginazioni di messa in scena fondate sul rapporto parola-movimento-voce-ascolto.
espressività senza volto: parole e partiture fisiche con e senza maschera, un confronto e un passaggio dalle varie possibilità di uso di filtri facciali alla recitazione a viso scoperto.
espressività attraverso l’alterazione vocale o altri limiti fisici.
sperimentazioni sull’utilizzo dell’oggetto, del doppio, dello specchio.
Shakespeare: azione e lingua

Teatrino Giullare conduce laboratori sui rapporti teatrali tra parola, umano, artificiale. I laboratori hanno durata e forma variabile e possono condurre a performance finali create appositamente per spazi specifici. Tra gli argomenti sviluppati: il rapporto tra dinamismo visivo e parola, le emozioni in scena attraverso l’utilizzo di maschere, protesi e altre variazioni, la scrittura teatrale contemporanea esplorata attraverso limiti, ostacoli, artifici scenici; l’ascolto della lingua, il rapporto tra attore, voce e oggetto, l’espressività attraverso un limite fisico e altre barriere comunicative, il ritmo del linguaggio teatrale. Oltre che in varie Università e festival italiani, i seminari sono stati svolti anche alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne, Turchia; al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires, Argentina; alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad, India; al Museo delle Arti Applicate di Belgrado, Serbia; al Theatre Festival di Nairobi, Kenia; al Teatro Nazionale di Tirana, Albania; al Festival Iberoamericano di Bogotà, Colombia; al Centro di Educazione Culturale di Varsavia, Polonia.

Fondato e diretto dagli attori e registi Giulia Dall’Ongaro ed Enrico Deotti, Teatrino Giullare ha come costante della propria ricerca teatrale l’idea di attore artificiale, di esplorazione dell’espressività tramite il limite fisico ed una originalità che l’ha portato a realizzare allestimenti teatrali, mostre e laboratori in tutta Europa ed in molti altri paesi del mondo (Canada, Argentina, Uruguay, Colombia, Venezuela, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Marocco, Egitto…) La Compagnia debutta al Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia al Dams, Università di Bologna, con Alcesti di Euripide, seguono lavori su Aristofane, Plauto, la Commedia dell’Arte, Shakespeare e scritture originali Re di bastoni Re di denari, Fortebraccio contro il cielo. Dal 2005 la compagnia ha prodotto gli allestimenti di Finale di Partita di Samuel Beckett, Alla Meta di Thomas Bernhard, Lotta di Negro E Cani di Bernard-Marie Koltès, La Stanza di Harold Pinter, Canti del Guardare Lontano di Giuliano Scabia, Le Amanti da Elfriede Jelinek. L’indirizzo è l’indagine di alcuni testi chiave del Novecento e della contemporaneità tramite una visione inedita che sperimenti l’uso di artifici e filtri per indagare il lavoro dell’attore e ricercare ed esaltare la natura più intima dei testi. Nel 2009 ha allestito la prima rappresentazione italiana di Coco, testo inedito di B.M. Koltès dedicato a Coco Chanel. Il lavoro è proseguito con la creazione di una nuova produzione con testo originale Coco. L’ultimo sogno (2011).Teatrino Giullare ha svolto numerosi seminari e workshops teatrali, tra gli altri al DAMS, Università di Bologna, al Museo Argentino del Titere di Buenos Aires (Argentina), alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Smirne (Turchia), alla Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India), al Museo delle Arti Applicate di Belgrado (Serbia), al Museo Moubarak de Il Cairo (Egitto), al Teatro Nazionale di Tirana (Albania), al Centro di Educazione Culturale di Varsavia (Polonia) . Ha pubblicato, presso la casa editrice Titivillus, il volume Giocando Finale di Partita, visioni sull’allestimento da scacchiera del dramma di Samuel Beckett, presentazione di Giuliano Scabia (2006). Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio per la Migliore Attrice al World Art Festival di Praga (2003), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006, il Premio della Giuria e Premio Brave New World per la regia al 47^ Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007), il Premio Hystrio Altre Muse (2011).

http://www.teatrinogiullare.it/