28/11/2021 Teatro

domenica 28 novembre ore 16:30
Con Marco Brinzi
Drammaturgia Andrea Cosentino
Regia Caterina Simonelli
Produzione IF Prana in collaborazione con Fondazione Orizzonti d’Arte – Chiusi


“C’è uno svitato negli studi di registrazione della Columbia ma tutti dicono che è assolutamente fantastico: si chiama Glenn Gould!” Inizia così la sua l’ascesa irresistibile.

Ma Glenn Gould, annoverato tra i più grandi pianisti mai vissuti, dopo una carriera costellata di successi e all’apice della fama mondiale, decide, a soli trentadue anni, di non esibirsi più in pubblico, isolandosi completamente. E’ il 1964. Da allora, oltre ad attenersi sino alla morte al proposito di non sottostare mai più alla “tirannia feroce e idiota del concerto pubblico”, intratterrà con il mondo musicale a lui contemporaneo rapporti rigorosamente filtrati dalla tecnologia. Perché questa scelta radicale? Come si può continuare a vivere d’arte senza soccombere alle logiche del mercato dello spettacolo?

Nel monologo, scritto da Andrea Cosentino, si alternano diversi personaggi ironici e marginali che hanno avuto modo di incontrare Glenn Gould poco prima della sua leggendaria rinuncia alle scene: l’addetta alle pulizie del teatro di Los Angeles, il musicologo istrionico che si perde elencando i diciotto figli di Bach, il tecnico del suono hippie che consiglia a Gould una sala di registrazione nel profondo nord del Canada. Tutti questi personaggi, a cui si aggiunge la figura di Glenn Gould e dell’attore chiamato ad interpretarlo, coesistono e vengono rappresentati in quanto protagonisti di una fuga. Una fuga dal pubblico, dalle logiche di mercato dello spettacolo ma, soprattutto, una fuga per una ricerca approfondita della propria arte e del proprio lavoro attraverso se stessi.

Lo spettacolo, della durata di un’ora, gioca teatralmente in dialogo con il pubblico in modo ironico, leggero e divertente. Cifra che ben contraddistingue lo stile di Andrea Cosentino e dall’attore Marco Brinzi.


Caterina Simonelli
Diplomata nel 2005 presso la Scuola del Piccolo di Milano diretta da Luca Ronconi, si forma sotto la regia di Lev Dodin, Anatolij Vassiliev, Mamadou Dioume, Bruce Myers, Michele Abbondanza, Marco Baliani, Maria Consagra, Gianfranco De Bosio, Massimo De Francovich, Francesca Della Monica, Federico Tiezzi. Lavora in Scozia, nella compagnia internazionale Charioteer Theatre, diretta da Laura Pasetti. Come aiuto regista affianca Robert Carsen, Giuseppina Carutti, Luca Ronconi, Andrée RuthShammah, Serena Sinigaglia. Nel 2006 scrive e dirige Schegge, ispirato a La valle bianca di Sirio Giannini, vincendo il bando Spazio per le Idee, mentre nel 2007 cura la regia di Visioni: sogno di una notte di mezza estate da William Shakespeare, coprodotto col Piccolo Teatro di Milano. Come attrice vince nel 2011 il Premio Virginia Reiter. Dal 2013 è attrice e regista per la compagnia IF Prana. Nel 2017 Migliore Attrice Fringe Festival con ReaLear.

Marco Brinzi

Diplomato alla scuola del piccolo teatro di Milano sotto la direzione di Luca Ronconi, ha lavorato con Massimo Castri, Serena Sinigaglia, Veronica Cruciani, Ciro Masella, Gilbert Rouviere, Robert Carseen, Cristina Pezzoli, Angela Finocchiaro e inoltre dal lituano Oskaras Koršunovas e dal britannico Declan Donnellan. Per la televisione è stato Massimo Lorenzon nella serie Sky “1992” e coprotagonista nel film tv Rai “Limbo”, tratto dal romanzo di Melania Mazzucco. Nel 2016 ha recitato nell’ultimo film dei Fratelli Taviani “Una questione privata” tratto dall’omonimo libro di Beppe Fenoglio, mentre nel 2018 è in “Il testimone invisibile”, diretto da Stefano Mordini, prodotto da Warner Bros Italia. È stato protagonista del monologo “Autobiografia di un picchiatore fascista”, ispirato al libro di Giulio Salierno (edito da MinimumFax) dal 2019. Marco porta in scena anche lavori indipendenti di teatro civile attraverso spettacoli quali: “Ich War Da_ io ero là” che racconta la strage nazista del 44’ a Sant’Anna di Stazzema, nonché il reading teatrale “La Tregua”, tratto dall’opera di Primo Levi. Nel 2020 ha recitato nel film tv per la Rai dedicato a “Chiara Lubich” diretto da Giacomo Campiotti.

Andrea Cosentino

Attore, autore, comico e studioso di teatro, ha vinto il premio speciale UBU nel 2018. È inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta. Tra i suoi spettacoli “La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce” (spettacolo finalista “Premio Scenario” 1998); il ‘dittico del presente’ costituito da “L’asino albino” e “Angelica”, i cui testi sono stati pubblicati in ‘Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino “L’Apocalisse Comica”, Roma, Editoria e spettacolo, 2008′; “Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà, Primi passi sulla luna”, il cui testo è pubblicato da Tic edizioni; “Not here not now, Lourdes”, spettacolo vincitore “Teatri del sacro 2015” con la regia di Luca Ricci; “Trattato di economia”, in collaborazione con Roberto Castello; “Kotekino riff”. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione “AUT-AUT” (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva “Ciro presenta Visitors” (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. E’ promotore del “PROGETTO MARA’SAMORT”, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne.

Costo 10 euro.

E’ necessaria la prenotazione a scuderieteatrali@gmail.com  06 5814176

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