15/10/2020 - 18/10/2020 Laboratorio, Teatro

da giovedì 15 a domenica 18 ottobre

 

LABORATORIO A CURA DI CATHY MARCHAND 

in collaborazione con Poiesis Teatro

Quattro giornate di lavoro intensivo intorno al mito millenario dell’Antigone: dalla tragedia di Sofocle alla lettura che ne diede Brecht nel 1948, fino al dirompente allestimento che ne realizzò il Living Theatre nel 1967;
in questo laboratorio si proverà a toccare anche l’ultima provocatoria visione proposta da Philippe Forest:
un’Antigone che arriva a mettere in discussione la propria scelta.
Il laboratorio sarà anche finalizzato alla creazione di uno spettacolo -con la direzione di Marchand- sulle diverse Antigoni del notro tempo, che si oppongono ai molti, meschini Re Ubu che in questa epoca si stanno sostituendo alla figura terribile ed autorevole del tiranno Creonte.

La respirazione consapevole per mettersi in contatto con l’altro “non per sfidarsi ma per affidarsi” al fine di creare un corpo attoriale unico. Il soffio consapevole sarà il filo magico che porterà il gruppo ad aprirsi ad una creazione collettiva, che trova fondamento nel corpo poetico.
Il percorso di lavoro prevede il training originale del Living Theatre, che include momenti di improvvisazione, elementi di biomeccanica e la visione artaudiana del “teatro della crudeltà”, dell’urgenza di alzare la voce e di far vivere il corpo per diventare quelle fiamme a cui Artaud faceva riferimento.
Si procederà poi ad una scrittura scenica collettiva attraverso il processo del “cadavre exquis”, metodo ideato dai surrealisti francesi, finalizzato alla messa in scena di testi-monologhi teatrali.

«Rifare il Living esattamente come era sarebbe oggi anacronistico; ma è importante, anzi indispensabile, conservare nell’attualità quel grido di rivolta, instillare negli spettatori un dubbio, dare alle giovani generazioni una chiave critica di lettura, svegliare le coscienze.
Fare un teatro “vivente”, che faccia riflettere e che sia anche atto poetico».

«Come ci diceva Pasolini “Il Living Theatre può essere fatto solo dal Living Theatre”. Per me rappresenta una missione. Credo fortemente nella trasmissione di questa forma teatrale che ho sperimentato negli anni ’70 perché ha ancora senso insegnare l’urgenza del mestiere dell’attore.
Sento che il piacere della recitazione debba corrispondere al dolore di farlo. Senza capirlo e senza scelta, a tratti».

Cathy Marchand

 

info e prenotazioni
scuderieteatrali@gmail.com   06 5814176