16/10/2013 - 17/10/2013

mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre ore 10,30 e 21,00

Storia yiddish di un fornaio che il mondo crede sciocco

di Pietro Faiella
spettacolo ideato e curato da Daniele Sulewic e Roberto Baldassari
con Roberto Baldassari
Carlo Cossu | violino
Andrea Moriconi | chitarra

scenografia e costumi Daniele Sulewic

musiche a cura di Franco Minelli

foto di scena Alberto Rizzerio

Un concerto-spettacolo rivolto ad un pubblico di ragazzi e adulti  in cui parole, musica e immagini ci conducono nell’atmosfera nostalgica e ironica del mondo yiddish: un mondo vivo, pieno di personaggi e di caratteri sorprendenti e paradossali.

Brani musicali provenienti dalla cultura ebraica polacca, eseguiti dal vivo si intrecciano in un racconto che parla di vita, di fede, di continuità e speranza.

Una storia narrata in prima persona da un uomo rispettoso della tradizione ebraica che di nome fa Gimpel ma che tutti chiamano Idiota.

Oggetti, fotografie, pupazzi e bambole danno vita ai personaggi con i quali dialoga il protagonista, e trasportano il pubblico, con gli occhi di oggi, nell’atmosfera magica e poetica degli “shtetl”: gli antichi villaggi degli Ebrei dell’Europa dell’Est. L’ironia, l’amarezza, la furia e la struggente malinconia, la musica kletzmer di una chitarra e di un violino, le fotografie e le bambole che si svelano risalendo dal buio della scena trasformano le tavole del palcoscenico nel luogo della memoria e dei ricordi. Bambole-spose trascinate in frenetiche danze, frotte di bambini che guardano e ridono e rabbini che istruiscono. Il pubblico è chiamato ad ascoltare la vita di un uomo ingannato dal mondo ma che si ostina a credere in Dio e nei suoi simili e, alla fine, potrà scegliere se chiamare Gimpel idiota o santo.