03/12/2017 Cinema

FUORINORMA | la via neosperimentale del cinema italiano
Questo progetto nasce dalla consapevolezza che negli ultimi anni si è manifestata in Italia una tendenza, neosperimentale, sia nel cinema di finzione che in quello documentario, verso un rinnovamento delle forme espressive che finalmente allinea il cinema italiano con le ricerche più avanzate in campo mondiale. Una selezione di queste opere, verranno proiettate in diverse sale del circuito romano. 
LINK: www.fuorinorma.it

domenica 3 dicembre dalle ore 10,30

❖VISIONARY ACTIONS è un workshop di un giorno dedicato all’arte live mediatica e ai video sperimentali per ballerini, artisti di spettacolo, attori e registi. Il seminario ha lo scopo di stimolare la creatività personale e professionale nella realizzazione di un lavoro live mediatico di performance multimediale basato sull’uso del corpo (che è il punto di partenza e finale di qualsiasi progetto live art) in relazione ai dispositivi di progettazione dell’interazione, alla tecnologia e alla filosofia del cinema vivo .

Workshop video performance
Si può documentare la performance art? Come raccontare un’opera che vive per principio nella dimensione dell’effimero, dell’immanenza, dell’immediatezza, del “qui e ora”? Come restituire in video l’atmosfera d’urgenza, l’energia emanata dal pubblico – parte attiva e integrante dell’opera d’arte -, riproducendone lo sguardo emotivo, le sensazioni fisiche e la certezza di essere testimone di qualcosa di unico e irripetibile come un rito magico?

Cosa distingue la performance art dalla sua documentazione video? E la sua documentazione video dal quel linguaggio più evoluto che chiamiamo oggi video-performance? Quali sono le idee alla base di questi generi considerati ancor oggi “di nicchia”? Quali sono i principi, le esperienze, le idee, le contraddizioni, le tecniche, gli strumenti e gli approcci teorici?

Attraverso un workshop di sei ore, Francesca Fini affronterà questi temi condividendo con i partecipanti la sua esperienza di artista video-performativa, e coinvolgendoli in un’esercitazione di creazione collettiva.

Requisiti
I partecipanti devono essere maggiorenni, indossare vestiti comodi, essere muniti di semplici strumenti per le riprese video: videocamere palmari, gopro actioncam o un semplice cellulare.

Organizzazione della giornata
10-13 prima parte teorica
13- 14 pausa
14 – 17 seconda parte pratica (esercitazione collettiva)
17 – 18 considerazioni finali, domande, analisi dell’esperienza dell’esercitazione
18 proiezione film

Francesca Fini ❖
Francesca Fini è un’artista interdisciplinare che da anni si muove in quel territorio di confine dove le arti visive si ibridano, generando una sintesi nuova proprio nel linguaggio performativo contemporaneo.

Negli anni ha presentato il suo lavoro al Museo MACRO e MAXXI di Roma, al Guggenheim di Bilbao, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, al Georgia Institute of Technology e molti altri. Ha performato a Toronto per FADO Performance Art Festival, a Chicago per Rapid Pulse Festival, a Belo Horizonte per FAD Festival De Arte Digital, a San Paolo e a Rio per FILE Electronic Language International Festival, a Madrid per IVHAM e Proyector Festival, a Mumbai per Kala Ghoda, a Tokyo per il Japan Media Arts Festival, al Guggenheim di Bilbao per MEM Festival. A Venezia ha preso parte alla prima Venice International Performance Art Week, nei suggestivi spazi di Palazzo Bembo.

A Venezia ha preso parte alla prima Venice International Performance Art Week, nei suggestivi spazi di Palazzo Bembo, e presentato i suoi video su invito di Carlo Montanaro presso la galleria AplusA, padiglione della Slovenia alla 55° Biennale di Venezia. Nel 2014 e nel 2016 è stata selezionata da Bob Wilson per partecipare alla residenza artistica presso il Watermill Center di New York, e successivamente invitata alla Triennale di Milano per un evento del Watermill presso l’Illy Art Lab.

Francesca Fini ha presentato il suo lavoro all’Accademia di Belle Arti di Bologna, all’Università di Coimbra, alla RUFA di Roma su invito di Bruno Di Marino, al Satyajit Ray Film and Television Institute di Calcutta, alla ESAD University di Caldas da Rainha e al Georgia Institute of Technology di Atlanta, per il Margaret Guthman Musical Instrument Prize.

Nel febbraio del 2016, dopo un anno di lavorazione, ha ultimato il lungometraggio sperimentale “Ofelia non annega”. Il lavoro, inserito da Adriano Aprà tra i 20 film italiani più belli degli ultimi 10 anni, mescola il linguaggio della performance art a quello dell’archivio storico dell’Istituto Luce.
Francesca Fini è citata dalla Treccani alla nuovissima voce “cyber-performance”, come uno degli artisti più rappresentativi dei nuovi linguaggi scenici in Italia.
I suoi video e le sue performance sono distribuite da Video Out Vancouver, VIVO Media Art Center Canada e Vertex Art Gallery UK.

SITO: www.francescafini.com

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