28/11/2013 - 08/12/2013

giovedì 28, venerdì 29, sabato 30 novembre ore 21.00
domenica 1 dicembre ore 17.30
giovedì 5, venerdì 6, sabato 7,  domenica 8 dicembre ore 21.00 

Federazione Italiana Artisti

Exit è un’uscita… d’emergenza… è un’emersione… Exit è Teatro: fatto e non detto, teatro per la gente e tra la gente. La VI edizione della rassegna teatrale Exit-Emergenze X Identità Teatrali, anche quest’anno sarà ideata e realizzata dalle compagnie aderenti alla Fed. It. Art. Federazione Italiana Artisti. Passando attraverso i Teatri Cometa Off, Teatro Due, Lo Spazio, Sala Uno, Furio Camillo, Teatro dell’ Orologio e Ambra alla Garbatella ecco che quest’ anno giunge al Teatro Tor Bella Monaca – il cui direttore artistico è Alessandro Benvenuti – facente parte dell’innovativo sistema teatrale ‘Casa dei Teatri’.
Otto compagnie per otto giorni di spettacoli pensati per accompagnare il pubblico nel fitto bosco teatrale e musicale romano, seguendo un unico sentiero: “vedere il teatro come luogo d’incontro, di confronto, di emozioni e di pensieri, un teatro per tutti e di tutti, che abbia qualcosa ancora davvero da dire”.
L’obiettivo che si persegue è quello di un teatro che non sia d’èlite, un teatro pensato per il pubblico ma anche attento a trovare una scappatoia intelligente dall’alveo della ‘Tradizione’. Già le edizioni passate seguendo questo obiettivo hanno riscontrato un ottimo successo di pubblico. La varietà dei generi e dei contenuti di questa rassegna riesce a soddisfare un utenza molto vasta e varia, proprio perché gli spettacoli sanno divertire, emozionare, formare e informare, allietare, impressionare e, talvolta, anche sconcertare. Exit è emergere dall’emergenza per trovare una o più identità: quelle del teatro, della musica e dei suoi interlocutori, di nuovo insieme in un antico e sempre nuovo rito di condivisione.

programma

28 novembre
La compagnia Teatro dell’ appeso presenta
Ricordi? Sbocciavano le viole…
Omaggio a Fabrizio De André. Recital concerto ideato, diretto e interpretato da Amedeo di Sora con la complicità musicale di Stefano Spallotta (chitarre) e Nicoletta Evangelista (piano e tastiere). Amedeo di Sora interpreterà alcune tra le più significative e suggestive canzoni di Fabrizio De André, unitamente a brani in prosa che fungeranno da filo conduttore del viaggio musical-poetico sulle ali della memoria di temi ed atmosfere che ancora provocano intensa partecipazione e condivisione sia da parte di coloro che erano giovani negli anni in cui il grande artista ligure esprimeva le sue poesie in musica, sia da parte dei giovani d’oggi.

Venerdì 29 novembre
Non è vero niente
scritto e diretto da Alessandro Di Somma
con Giuseppe Mortelliti, Eleonora Turco, Diego Venditti, Marco Zordan e musiche dal vivo di Francesco Leineri
Due fratelli cercano di ricostruire il ricordo più importante nella vita dei propri genitori, un ricordo che non hanno vissuto, ma di cui hanno sempre sentito parlare, il fantasma di un ricordo quindi, un evento che ha sconvolto l’esistenza dei propri familiari e che ne ha condizionato il futuro e di conseguenza la vita. Un fatto da cui, si rendono conto, anche la loro vita dipende.

Sabato 30 novembre
Teatraltro presenta
Il Baciamano
di Manlio Santanelli
con Monica Maiorino, Aldo De Martino,Simone Sgambato
regia Eduardo Ricciardelli
Narra la tragica vicenda di una janara (strega) che deve cucinare un soldato giacobino, catturato e portato da suo marito Salvatore. La vicenda ricalca fatti storici avvenuti realmente, si narra infatti che nel napoletano nel diciassettesimo secolo ci siano stati casi di cannibalismo derivati dalla fame.

Domenica 1 dicembre
la compagnia Overlook presenta
Grandi canzoni italiane
con Domenico Severino
Un recital del pianista-cantante Domenico Severino, accompagnato da chitarra e percussioni. E’ un viaggio ideale, della durata di circa 2 ore, nei capolavori della musica italiana che hanno fatto la storia della canzone italiana dal ’50 ad oggi. In programma brani di Dalla, Nomadi, Battisti, Paoli, Conte, Celentano, Morandi,Buscaglione, Carosone, Modugno.

Giovedì 5 dicembre
Abraxa Teatro presenta
Se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio
regia e drammaturgia Emilio Genazzini
interprete Massimo Grippa
testi originali Emilio Genazzini, Massimo Grippa
Questo spettacolo vuole rivisitare le passioni, le riflessioni e gli sconvolgimenti di un periodo temporale particolarmente complesso della società italiana e internazionale dal 1979. La nuova drammaturgia è stata ideata per creare un parallelo artistico-emozionale tra i fatti che infiammarono l’epoca, scene di spettacoli allestiti da Abraxa in quegli anni e la storia personale e professionale che il protagonista metterà in gioco.

Venerdì 6 dicembre
la compagnia La Scaletta in collaborazione con L’Istituto Polacco di Roma presenta
Il paese dei Fanfaroni
da Kraina kłamczuchów di M. Wojtyszko
con Tony Allotta, Sabrina Dodaro, Gabriele Linari, Krzysztof Bulzacki Bogucki
regia Gabriele Linari.
Tra evocazione storica e ritmi drammaturgici fortemente contemporanei, incontriamo le figure di Boccaccio e Petrarca, in un gioco di verità e finzione che non vuole sciogliersi. Un gioco che è il guizzo vitale prima del fatale incombere della peste, in cui la letteratura fluisce nella vita quotidiana ammantandola di un velo impercettibile di sogno. Sulla scena gli attori giocheranno con la Storia, con l’Arte, con la nostra vita stessa.

Sabato 7 dicembre
La compagnia Teatro dell’ applauso presenta
Nell’ardore della nostra camera
di Massimo Sgorbani
con Elisa Faggioni e Luciano Santilli
regia di Marco Maltauro
Ingredienti dello spettacolo: Anchilosi (limitazione grave o annullamento completo dei movimenti di un’articolazione). Una vedova. Il corpo del marito morto. La Traviata. Una sputacchiera. Famiglia di costruttori. Puttana mummificata. Palestra. Culto della carne. Fitness come religione. Cappella Sistina. Viagra. Una vita dedicata all’erezione.

Domenica 8 dicembre
la compagnia LABit presenta
Ho morto Petrolini
diretto e interpretato da Gabriele Linari
musiche originali Jontom
Gabriele Linari (autore e interpete dello spettacolo), già vicino ad autori dissacranti quali Ennio Flaiano o a grandi del calibro di Kafka interpreta il mito petroliniano sotto una luce non convenzionale, portando in scena l’uomo e l’artista, mettendolo a processo, miscelando macchiette e biografia, in un dialogo continuo tra Petrolini e l’attore che lo impersona e lo’processa’ sul palco uno spettacolo in cui la comicità incontra atmosfere suggestive arricchite dagli adattamenti musicali di Jontom.