08/04/2018 - 10/04/2018 Teatro

8 aprile ore 17.00

9 e 10 aprile, ore 10.00 / TEATRO RAGAZZI

 

ALAN E IL MARE

testo e regia Giuliano Scarpinato

assistente alla drammaturgia Gioia Salvatori

con Federico Brugnone, Michele Degirolamo | in video Elena Aimone 

scene Diana Ciufo | luci Danilo Facco | videoproiezioni Daniele Salaris | movimenti scenici Gaia Clotilde Chernetich | costumi Giuliano Scarpinato | progetto grafico Rooy Charlie Lana

 

produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Accademia Perduta Romagna Teatri

 

La storia di Alan Kurdi, il piccolo profugo siriano annegato a settembre 2015 sulla spiaggia di Bodrum è una storia quasi indicibile, dolorosissima. Proveremo comunque a raccontarla ai suoi coetanei più fortunati, non solo attraverso i fatti, le testimonianze e il ricordo del padre, ma anche aprendo un varco al sogno, a una sua vita ancora possibile, immaginata in un domani che non è stato. Alan che diventa fratello delle alghe, dei coralli, un bambino-pesce ci impedirà di dimenticarci degli altri  – troppi – bambini ancora in fuga dai loro Paesi.

Alan e suo padre Abdullah lasciano una notte il loro paese, in Siria, dove la guerra sta portando via le scuole, le case, gli alberi; salgono su una barchetta sgangherata e colma d’anime, per arrivare molto lontano. Ma quella notte una grande onda rovescia la barchetta, come fosse di carta: Alan scivola via dalle braccia forti di suo padre, cade giù dentro il mare profondo. Lì diventa fratello delle alghe, dei coralli, dell’anemone colorato: un bambino – pesce, che da quel momento appartiene all’acqua, per sempre.

Da quel giorno, Abdullah torna sempre alla stessa ora davanti al mare che ha preso Alan, per portargli i fiori più belli. Prega per il suo bimbo, prega forte: e così un mattino, all’alba, Alan lo sente, ed esce fuori dalle onde per abbracciare il babbo. Solo per pochi minuti però: quando il mare scandisce il suo rintocco, Alan deve tornare indietro. Così il giorno dopo, e poi ancora l’altro; ma ad Abdullah non bastano pochi minuti, non vuole vivere senza il suo bambino. Decide di andare da lui, entrare nel mare; Alan lo prende per mano e lo guida nella sua nuova casa. Lì, ancora una volta, Abdullah potrà restare solo per poco tempo; lui non appartiene al mare, ma alla terra, ed è là, gli sussurra all’orecchio il suo bimbo speciale, che dovrà continuare a vivere ed essere felice.

Genere: Teatro d’attore, video – Età: dagli 8 anni

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Biglietti

bambini 6 €, adulti 9 €

matinée 6 €

 

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