16/01/2014

giovedì 16 gennaio ore 21.00

regia Oriana Mirruzzo

Compagnia Teatrale Pierluigi

A sognare che male c’è… è la storia di Eliza, fioraia per le strade di Londra, che con il suo accento singolare e sgrammaticato attira le attenzioni del Professore Higgins, rigido, burbero e misogino glottologo britannico di fama internazionale. Proprio lui con il suo amico, il Colonnello Pickering, scommette di poter trasformare la rozza fioraia in una dama di alta classe entro sei mesi. Ma A sognare che male c’è… non è solo una favola di sogni, trasformazioni e riscatti: mette in evidenza il divario tra poveri e ricchi, sempre più drammatico e tratta temi come l’impoverimento del linguaggio, dell’educazione e della cultura, strumenti necessari per elevarsi socialmente. Un tema universale e attuale, nonostante il musical in questione risalga al 1956, anno in cui venne messo in scena per la prima volta. Il linguaggio è specchio della mente e dell’anima? Se così fosse si può forgiare una ragazzotta e farla diventare una charmante duchessa. Se lo chiese George Bernard Shaw, autore di Pigmalione, opera prima che ha ispirato poi la messinscena del musical; se lo chiesero Alan Jay Lerner e Frederic Loewe quando decisero di far conoscere la storia di Eliza, in un musical che spopolò immediatamente nel mondo e che poi fu convertito in un film raffinatissimo da George Cukor in quel lontano 1964 con Audrey Hepburn e Rex Harrison. Uno spettacolo che sotto la veste dell’intrattenimento musicale vuole trattare temi moderni ed attuali, come il riscatto sociale, la dolcezza che viene fuori anche dai cinici. Come Alfred, il padre di Eliza, spazzino/filosofo che a sua volta sarà ‘incastrato’ dal pensiero della società piccolo-borghese che tanto detesta. Come Il Professore Higgins, che cade dal piedistallo che si era costruito per atterrare teneramente tra le braccia di una rinnovata Eliza.”
Oriana Mirruzzo