19/10/2021 - 24/10/2021 Incontro, Laboratorio, Teatro

Dal 19 al 24 ottobre 2021

L’attenzione al contemporaneo ci impone di riservare un’attenzione alla memoria, intesa come dispositivo fondamentale per ripensare il presente. Per tale motivo dal 19 al 24 Ottobre il Teatro Biblioteca Quarticciolo si ferma a riflettere su i vent’anni che ci separano dai sanguinosi fatti accaduti durante il G8 di Genova del 2001

Laboratori, incontri e spettacoli per riflettere insieme su come eravamo, su come vorremmo diventare, su quali sono le opzioni possibili in un mondo provato dalle disuguaglianze sociali, dal continuo insorgere di ingiustizia e violenza, un mondo abitato da timori e rabbia ma anche da ambizioni e desideri.

 

PROGRAMMA

Martedì 19 – Mercoledì 20 – Giovedì 21 ottobre

dalle 16.00 alle 22.00 | Laboratorio

Cosa non si può non dire sui vent’anni successivi al G8 del 2001?

a cura di Fausto Paravidino

Sono passati 20 anni dal G8 di Genova e la sensazione è che abbiano vinto i cattivi, allora come ora. Allora era un timore, ora quasi una certezza. Un grande movimento chiedeva giustizia non per sé ma per il mondo intero e lo faceva manifestando contro gli otto grandi che rappresentavano l’ordine mondiale e determinavano l’economia globale. Questo movimento fu aggredito dalla polizia italiana con una violenza inedita all’interno di un sistema democratico in spregio a qualunque idea di diritto. Questa violenza fu rivendicata dalla politica e dalle forze di polizia e tollerata se non approvata dalla maggior parte dei media mainstream. Il movimento cessò presto di esistere, il tipo di potere che il movimento contestava continuò a fare il suo corso e a mietere le sue vittime, in Italia continuiamo ad avere un grosso problema di abusi polizieschi. Cosa è successo in questi vent’anni? Come siamo arrivati qui? Possiamo cambiare? Credo che abbiamo bisogno di porci queste domande e di cercare nuove risposte. E credo che il teatro sia il posto adatto per farlo.

Il Laboratorio è rivolto a chi fa o si interessa di teatro, politica, società.

Numero massimo di partecipanti: 20

Info e costi:

Per iscrizione al laboratorio inviare curriculum e lettera motivazionale all’indirizzo:

comunicazione@teatrobibliotecaquarticciolo.it

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Venerdì 22 ottobre

ore 21.00 | Conferenza spettacolo con i partecipanti al Laboratorio

Cosa non si può non dire sui vent’anni successivi al G8 del 2001?

a cura di Fausto Paravidino

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 

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sabato 23 ottobre

ore 21.00 | Teatro

GiOTTO – Studio per una tragedia


progetto “Un bivio lungo 20 anni

di e con Giuseppe Provinzano


produzione Babel

Nel luglio del 2001 a Genova si sono consumati degli eventi di una tragicità epocale, tali da riuscire ad annoverare Genova alla stessa stregua di grandi città palcoscenico di tragedie. Giuseppe Provinzano ha scelto di raccontare questa storia come fosse un puzzle, in cui ogni singolo fatto diventa un tassello di un’unica tragedia: un ragazzo morto che può assurgere a eroe e/o vittima; un altro, assassino, candidato ad anti-eroe e/o vittima; “8 Re” che, malgrado tutto, hanno passato un bel weekend; il loro esercito che, impavido, ha seminato il terrore tra le folle; cinquecentomila persone che hanno gridato in “coro”.

«Penso a una Genova che come Tebe, come Troia, possa diventare il luogo di una storia che resti nella memoria, luogo del mito e della sua tragedia…Questa storia va raccontata. Ne ha tutto il diritto. Ne abbiamo tutti il dovere». Giuseppe Provinzano

Recensioni

Una ricostruzione vera e paradossale dell’assurdità colpevole in cui viviamo. Da vedere assolutamente Franco Quadri

“GiOtto – studio per una tragedia”, nel magma infinito di documenti e testimonianze, ha restituito i fatti nell’esatta scansione delle coscienze, col ritmo adeguato d’un dramma che si compie nella realtà e, di rimando, a teatroGiusi Arimatea – Info Messina

Biglietti
Intero 12€ – Ridotto 10€ (over 65, under 24, possessori di Bibliocard)

Acquisto online

Info e prenotazioni tel 06 69426222, biglietteria@teatrobibliotecaquarticciolo.it 

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Domenica 24 ottobre

ore 17.00

TBQLetteraturaDuemila | Incontro

Francesca De Sanctis incontra Valerio Callieri – autore di È così che ci appartiene il mondo [Feltrinelli]

in collaborazione con Biblioteche di Roma

Com’è possibile infliggere dolore a un essere umano immobile, com’è possibile riderne, cosa succede quando rimani fermo di fronte a un massacro, cosa significa veramente giustizia. Le domande notturne del mistero che siamo. Ci permettono di perdere pericolosamente le nostre certezze. E di dare parola al dolore. In fondo è così che ci appartiene il mondo”.

A vent’anni dal G8, Valerio Callieri racconta una storia vera, la sua. A mezzogiorno del 21 luglio 2001 viene arrestato e rinchiuso nella caserma di Bolzaneto. Dalla cella assiste ai pestaggi e alle minacce di stupro. E sente le risate sormontare le grida. Perché aspettare tanto? Perché ci sono domande che richiedono molte stagioni. Nelle risate di Bolzaneto, sottofondo feroce e sinistro del racconto autobiografico di Callieri, già risuonava l’onda lunga che avrebbe portato la nuova destra, la risata dell’angelo restauratrice dell’ordine e, soprattutto, quella del diavolo che lo sovverte. L’ordine da restaurare è quello del vecchio Occidente bianco che spadroneggia nel mondo. L’ordine da sovvertire è quello nato a Seattle nel 1999, un’atipica manifestazione che fermò la Wto e infiammò il mondo. Da decenni non esisteva un movimento politico globale, capace di lottare per un altro mondo possibile. Cosa resta di un evento epocale che, al prezzo di una violenza disumana, ha aperto la strada ai movimenti che conosciamo oggi, fino a Greta Thunberg?

Ci sono domande sulla violenza e sulla giustizia che dopo vent’anni sono ancora lì, senza risposta.

Valerio Callieri è nato a Roma nel 1980. Ha scritto e diretto il documentario I nomi del padre. Vive a Ciampino, al margine del raccordo anulare e degli aerei in decollo. Feltrinelli ha pubblicato Teorema dell’incompletezza (2017), vincitore del Premio Italo Calvino.

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Domenica 24 ottobre ore 18.30

proiezione di Solo Limoni (2001) ’45 di Giacomo Verde

Solo Limoni è una videotestimonianza poetica a cavallo tra sperimentazione artistica e materiale documentario che racconta alcuni momenti del G8 di Genova in 13 episodi. Il titolo rimanda all’uso dei limoni sugli occhi per attenuare l’effetto dei lacrimogeni. Quasi un enunciato che attesta la volontà di continuare a vedere laddove si imponga una cecità aberrante, oltre l’appannaggio e il fumo raccontato dai vari Tg.

NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass, dai 12 anni in su, secondo le normative covid 19 vigenti.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 


NB: La partecipazione agli eventi richiede l’esibizione del green pass, dai 12 anni in su, secondo le normative covid 19 vigenti.

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illustrazione Laura Riccioli

progetto grafico BigSur